Ciao Valentina Sono VARONE LETIZIA, ho 28 anni,, sono
molisana e la mia storia è molto breve. Ho scoperto di avere la bestiaccia
ormai 4 anni fa. Ho avuto sempre il ciclo molto doloroso ed
abbondante, ma non mi sono mai preoccupata di farmi visitare da qualcuno,
pensando fossero i dolori normali del ciclo. Ad ottobre del 2009 sto veramente
male, ho dolori perennemente prima e durante il ciclo, tali da non potermi
muovere.
A questo punto parlando con mia zia, mi dice di provare ad andare a
fare un'ecografia dell'addome. Telefono in tutti gli ospedali pubblici e
privati della zona, e tutti mi invitano a presentarmi oltre 3 mesi dopo. E
mentre i dolori aumentano mi danno il recapito di un medico privato a cui
telefono il 3 novembre la mattina, il quale mi dice di presentarmi per
un'ecografia lo stesso giorno. Il referto dice che milza, pancreas, fegato,
reni e colecisti sono nella norma. A qual punto mi sento sollevata, non ho
niente sotto questo punto di vista. Ma i dolori aumentano e quindi la mia
dottoressa mi prescisse una radiografia completa all'apparato digerente ed il
25 novembre sono in ospedale ed i rsultati parlano chiaro:non ho nulla, solo
una leggera gastrite, ma niente di importante. Torno dalla mia dottoressa e lei
più decisa di me nel capire la provenienza dei miei dolori mi manda da una
ginecologa, che mi fa un'ecografia, mi dice che si vede una ciste su un'ovaia,
mi prescrive ananase e mi dice di tornare il mese successivo dopo il
ciclo per vedere se si è assorbita. Il mese dopo ho una sorpresa, oltre a
quella ciste ne ho un'altra all'altro ovaio. Devo assumere ananase ancora
per un mese e poi fare le analisi del caso. Il CA 125 è al limite 34 e lei
afferma subito che si tratti di endometriosi e mi prescrive rm addome
inferiore, da dove si evice che non ho 2 cisti endometriosiche ma 3. 2
nell'ovaio destro e 1 nell'ovaio sinistro. Nell'ovaio destro sono visibili
anche altre cisti funzionali. Da quel giorno inizia il mio calvario fatta di
visite e di paure. Di quelle prime visite (3) mi restano solo 3
ecografie e nessun documento tranne quello dell'esito della RM. Vado via da
quella ginecologa, e la mia dottoressa mi consiglia di andare a Napoli oppure a
Campobasso. Opto per Campobasso, essendo più facile da raggiungere (un'ora
appena) e mi metto nelle mani del reparto oncologico dell'ospedale, nel quale
l'8 novembre del 2010 mi
sottopongo ad un'ecografia transvaginale e vedono le mie 2 cisti e quella
dell'ovaio sinistro prolassata nel douglas. Mi prescrivono pelvilen e di
tornare dopo sei mesi. Torno a visita il 19 novembre e non c'è nessuna novità,
tranne che la ciste endometriosica prolassata nel douglas sembra sparita, al
suo posto mi viene diagnosticato l'endometrio polipoide. Avrei dovuto fare
un'altra visita a gennaio 2011, in conseguenza del CA125 a 108,80, ma per
un problema ricettivo, torno a casa. Prendo appuntamento da una dottoressa che
, preoccupata per le mie cisti aumentate di volume e per il CA 125 mi consiglia
laparoscopia e telefona lei stessa al primario dell'ospedale di Isernia, la mia
città. Lui mi visita il 1 marzo e mi fissa l'operazione il 16. 15 giorni di
attesa e speranza, almeno di avere una diagnosi certa. Il giorno
dell'intervento si avvicina e con lui aumentano le mie ansie e le mie paure. In
15 giorni torno a vivere, convinta di averla sconfitta. Arrivo al primo
controllo e il mio ginecologo mi dice di assumere cerazette in continuo per 6
mesi tornare a controllo e fare la sospensione per 6 mesi. Durante il primo
controllo si è visto che non c'erano cisti, nessuna presenza di loro e nemmeno
al secondo, dopo la sospensione. Ma ad agosto dello scorso anno, ad una festa
paesana mi sentii malissimo, mi sentivo come bloccata dalla schiena, la pancia,
il basso ventre. Il dolore più forte che avessi provato. Dopo 4 punture il dolore
si blocca ed io comincio a respirare. Durante la scorsa visita il mio
ginecologo mi dice che c'è un'altra ciste, la ciste dell'ovaio destro vista
durante la RM, aumentata di volume. Continuo con cerazette, facendo i 6 mesi
continuativi e i 6 di sospensione. Adesso ho sospeso la pillola da giugno ed i
dolori si sono ripresentati, diversi da quelli che provavo prima. Dolori che si
irradiano dall'ovaio fino alla schiena,osso sacro e gamba. Sono ancora nella
fase diagnostica della malattia, non capisco dove andare, dove tratteranno la
mia malattia con rispetto. Nel Molise, gli ospedali vanno allo sfascio e non
credo di andare di nuovo in un ospedale molisano, dove i medici non sanno
nemmeno di cosa si tratta.
Per fortuna non ho subito interventi invalidanti come
tante di voi, di NOI. Traggo forza ogni giorno dal fatto che non sono sola, dal
fatto che possiamo condividere ogni nostra gioia, dolore, tristezza e tutte le
nostre speranze. Vi voglio bene razze.
Letizia Varone
A cura del "comitato io ho L'Endometriosi"
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