FECONDAZIONE ASSISTITA



FECONDAZIONE ASSISTITA

Per le donne affette da endometriosi il desiderio di essere madri può risultare un vero problema. Purtroppo, questa terribile malattia non sempre permette di diventare genitore o di restare incinta “naturalmente”.  Tutto questo può portare la donna a sentirsi frustata perchè questa esperienza la vive come un vero “lutto”. L'impossibilità di avere un figlio comporta a vari problemi, soprattutto di tipo psicologico e comportamentale. Ha paura di essere inadeguata ed incompleta, di subire la pressione da parte di parenti ed amici. Dentro di sé ha un senso di vuoto, ha rabbia per chi la guarda con pietà e ha tante lacrime per un bambino che non potrà mai avere. Sapere di non avere controllo sul proprio corpo la rende impotente. Si sente in colpa nei confronti del partner, crede che gli stia rovinando la vita e che lui non si merita tutto ciò. Se la fecondazione non può avvenire in modo naturale, esistono dei centri di procreazione medicalmente assistita dove la donna può recarsi e viene aiutata attraverso delle procedure con le quali l'ovocita viene fecondato dagli spermatozoi. In base alla legge 40, in Italia, la fecondazione assistita è permessa solo quando il seme e l'ovulo utilizzati appartengono ai genitori del nascituro.

Esistono varie tecniche di fecondazione assistita o procreazione medicalmente assistita (PMA). Esse offrono una speranza in più a queste donne e sono:
l'inseminazione intrauterina con stimolazione (IUI)
la fecondazione in vitro ed embriotransfer ( FIVET)
l'iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi ( ICSI)

Prima che la donna intraprenda una di “queste strade” , deve assumere gli analoghi del GnRH ( cioè i farmaci che mettono a riposo le ovaie) in modo che l'endometrio sia in grado di accogliere l'impianto dell'embrione correttamente. Facendo così non c'è bisogno di attendere il ritorno del ciclo ma è possibile iniziare con la stimolazione. Se l'endometriosi è lieve o moderata è consigliata la IUI. Nei casi più gravi, o se ci sono stati fallimenti con gli altri trattamenti, si procede con la FIVET o con l'ICSI. Curare li infertilità comporta costi molto alti e tante donne non se lo possono permettere, rinunciando cosi a provare.


ESPERIENZE

SIMONA MAZZITELLI


Mi chiamo Simona, ho 40 anni e soffro di endometriosi praticamente da sempre. Ho alle spalle un intervento e anni di cure ormonali per cercare di tenere a bada la malattia, ma mi aspetta comunque a breve un altro intervento. Da quando ho scoperto l'endometriosi mi ha sempre accompagnato la grande paura di non poter riuscire a realizzare il mio più grande sogno:quello di diventare mamma. Quando ho conosciuto mio marito gli ho subito raccontato della mia endometriosi e di tutte le conseguenze che avrebbe potuto portare.  Devo dire,col senno di poi,che questa maledetta nemica,nonostante le 1000 difficoltà e sofferenze ,non è riuscito a portarmelo via. Anzi,mio marito dice spesso...."NOI abbiamo l'endometriosi!"E in quel "noi" sono racchiuse le tante paure ,le tante ansie, i tanti dolori sia fisici e dell'anima che abbiamo vissuto e superato insieme. Nonostante tutto nel 2005 ci siamo sposati e abbiamo subito cercato il nostro bambino che ovviamente non arrivava. Ogni mese era diventato ben presto una tortura...compresi i nostri rapporti intimi che "grazie" a quel nodulo maledetto infiltrato in vagina,rendeva per me ciò che doveva essere stupendo come un momento solo da sopportare...e ultimamente sopportavo tutto e tutti...anche le sempre più numerose amiche e conoscenti che felici mi venivano a dare la loro lieta notizie che presto sarebbero diventate mamme,come giusto che fosse. Solo per me non c'era giustizia..la mia vita era diventata un dolore fisico sempre più forte e un dolore dell'anima sempre più profondo. Mio marito non mi faceva pesare nulla ma io sapevo che lui,in silenzio,soffriva con me e per me. In uno dei miei tanti controlli a Torino(io sono calabrese)il ginecologo che mi seguiva mi disse che l'unica possibilità di diventare mamma era di provare a fare una fivet,prima che fosse troppo tardi..avevo quasi 34 anni. Allora non sapevo nulla riguardo la pma e quel poco che conoscevo mi faceva rifiutare l'idea. La mia "educazione"(ora direi ignoranza!)mi faceva credere e pensare che i bambini dovessero arrivare grazie ad un atto d'amore e non grazie a una serie di fredde tecniche mediche. Ora penso invece che un grande gesto d'amore è il momento in cui si prende la decisione di percorrere questo cammino insieme al proprio compagno. E questo atto d'amore dura per tutto il percorso della pma....Grazie al mio ginecologo dopo breve tempo eravamo al centro di pma. Non sembrava un semplice reparto ospedaliero ...i muri erano tappezzati di tantissime foto di bambini con relative dediche e ringraziamenti e li già fu un colpo al cuore...ho subito pensato..."!chissà se un giorno qui ci potrà essere anche la foto di MIO FIGLIO!"....il team era sempre molto gentile e disponibile,soprattutto l'ostetrica che organizzava tutto come se dovesse essere lei fare le cure...ed io non mi sono mai sentita un numero,ma una persona,con la sua storia,le sue paure e le sue sofferenze. Da subito ci dissero che la strada era lunga per i tanti esami da fare e difficile per la mia endometriosi severa.  La cosa mi preoccupò ma per la prima volta mi sentivo positiva.  Gli esami per fortuna erano a posto,tranne lo spermiogramma di mio marito...aveva tanti soldatini ma molto pigri. Dopo un anno dalla prima visita eravamo pronti. Il giorno del mio 35esimo compleanno parto per Torino,da sola,ma con tanta speranza dentro al cuore. Lascio alle spalle il mio adorato lavoro(come segretaria in un noto studio dentistico della zona)che purtroppo non riavrò più(storia lunga e complicata anche quella!)e tutte le sofferenze che mi avevano accompagnato fino ad allora. Mia mamma quel giorno mi saluta piangendo come se stessi andando al patibolo!!!(purtroppo la sua depressione non mi ha mai aiutato,anzi,mi ha sempre creato più ansia di quanto già ne avessi di mio!!!)Arrivo invece a Torino da mia sorella (che vive li insieme alla mia adorata nipotina)e mi sconvolge con il suo travolgente ottimismo. Mi accoglie in casa con un regalo per il mio compleanno e un bellissimo biglietto.."Ben arrivata...saranno dei giorni sicuramente emozionanti che ci porteranno all'arrivo del "nostro" bambino..."I giorni sono stati davvero emozionanti ma anche tanto difficili!Andavo a giorni alterni in ospedale per fare i monitoraggi e in uno di quei giorni il responsabile del centro mi disse di non farmi false illusioni perché un risultato positivo era difficile!Torno a casa in lacrime,ma anche quella volta mia sorella trasformò quelle lacrime in un sorriso,come faceva spesso ultimamente,soprattutto quando dovevo affondare quel seppur sottile ago nella ciccia della mia pancia e riempire il mio corpo di ormoni che avrebbero inevitabilmente "dato da mangiare"alla mia nemica endometriosi. Arrivò presto(prima del previsto)il giorno di dover chiamare mio marito e farlo correre su a Torino perché i miei ovetti erano maturi. Ricordo ancora con un sorriso il viso di mio marito quando l'ostetrica gli diede in mano un barattolino e gli disse con molta naturalezza.."vada in bagno e raccolga tutto qui dentro. Intanto io andai in sala operatoria dove mi aspettava tutto il team,compresa la biologa con un grande contenitore tipo quello dove si trasportano gli organi per il trapianto. Grazie alla" raccomandazione" del mio gine per il pick up mi fecero un po' di anestesia e non sentì nessun dolore o fastidio. Mi svegliai con la faccia del ginecologo sopra la mia che entusiasta mi diceva.."signora abbiamo prelevato 13 ovociti!!"Un giorno mi chiamò la biologa dicendomi che ci consigliavano,visto i problemi di mio marito,di fare una icsi, anzichè una fivet perché era più sicura per un buon successo. Ho subito acconsentito,in fondo ormai mi fidavo di loro. Un altro giorno mi chiamò sempre la biologa per dirmi che si erano formati 4 embrioni di cui 3 di ottima qualità....ero al settimo cielo!Intanto a casa seguivo scrupolosamente le istruzioni del centro per la preparazione al transfer. A breve arrivò il fatidico giorno. Quella mattina ero agitatissima e anche lì mia sorella fece di tutto per tranquillizzarmi. Il tutto durò poco tempo e fu completamente indolore. Ora i miei ovetti erano dentro di me,in un posto caldo e sicuro,dondolati e coccolati dal mio immenso amore...Uscii dalla stanza accarezzandomi la pancia e lo continuai a fare per i giorni successivi.Intanto mio marito dovette ripartire per andare a lavorare ma io mi sentivo più tranquilla e con tanta speranza di non essere più sola. Dopo solo pochi giorni,iniziai di notte a dovermi alzare più volte per andare a fare pipì. Ricordo che in una di quelle notti mia sorella si svegliò e mi disse.."non mi dire che devi andare dinuovo in bagno.....sei incinta!!!!"Quella frase mi scaldò il cuore e mi accompagnò fino al giorno delle beta. Mi recai al centro per fare il prelievo e subito dopo l'ostetrica mi disse di ritornare a casa e spettare "tranquilla" una sua chiamata .Quella mattinata non passava mai...Ricordo che ero a casa da sola e continuavo a camminare per le stanze come un automa aspettando quella chiamata che non arrivava mai.Il mio solito pessimismo mi faceva pensareche il risultato era negativo e non sapevano come dirmelo!Alle 14 finalmente arrivò la tanto attesa telefonata .Dall'altra parte l'ostetrica mi disse.."Mazzitelli è seduta?"Ho subito pensato.."nooooo è negativo!"Invece subito dopo ho sentito una voce squillante e felice che mi ha detto.."Auguri le beta sono altissime ,non c'è dubbio lei è incinta!!"E ho sentito dall'altra parte del telefono mani che applaudivano e voci euforiche che dicevano.."ce l'abbiamo fatta !!!!Auguriiiii"Ancora adesso dopo sei anni piango nel raccontare tutto questo.Si perché quelle persone che per loro era solo un lavoro stavano esultando e gioiendo con me e per me!Ricordo che mi sono accovacciata a terra e sono scoppiata in un pianto liberatorio che durò per ora!Chiamai subito mio marito ma non rispondeva essendo al lavoro e subito dopo chiamai mia sorella,la mia grande sostenitrice .Poi ho fatto un messagio a mio marito..."Auguri amore mio,diventerai presto papà!!!!!"Quel messaggio ancora oggi ogni tanto lo leggiamo insieme al nostro adorato bambino.La gravidanza non è stata semplice..Dopo circa un mese ,una sera ho avuto delle perdite abbondanti..e li tragedia...pensavo che la mia felicità fosse finita...Mi dissero subito che era una gravidanza gemellare con arresto di sviluppo di un embrione.Uno si stava riassorbendo da solo e l'altro,il più forte ce l'avrebbe fatta.Così è stato...il mio bambino tanto forte e speciale nonostante le contrazioni iniziate dal quinto mese è nato 21 giorni prima bello e forte!!Quando lo guardo mi dico sempre di quanto sono stata fortunata.Di quanto il buon Gesù mi abbia amata per regalarmi una gioia cosi frande.Amiche mie,non mollate mai, anche nei giorni più disperati,pregate se avete fede,o semplicemente sperate e CREDETECI SEMPRE perché vi assicuro che i miracoli esistono davvero.Ed io vi auguro con tutto il cuore di poter vivere al più presto la grande gioia che vivo io ogni giorno insieme al mio grande miracolo di vita...SAMUELE ,la mia forza,il mio sole ,semplicemente la mia vita!


MARIA CRISTINA VERAZZO

Mi chiamo Cristina e ho 39 anni, purtroppo ormai a fine maggio 40. Sono affetta da endometriosi severa 4 stadio e adenomiosi,diagnosticata dopo molti anni,ma questa e' un'altra storia. Ho sempre desiderato dei figli,fin da ragazzina mi sono sempre vista mamma...ma come si dice,la vita non va mai come l'avevi prevista!  La bestiaccia mi è stata diagnosticata dopo un paio di anni dal matrimonio,e dopo il primo intervento,mentre ero ancora ricoverata,il medico ci disse che se volevamo un figlio dovevamo sbrigarci,in quanto l'endo avrebbe complicato la ricerca e più passava il tempo peggio era. Purtroppo decidemmo di aspettare per gravi problemi economici,quindi mi misero in menopausa farmacologica per 9 mesi,e dopo il primo ciclo iniziammo la nostra ricerca in modo naturale,guardando solo i giorni più fertili....passavano i mesi e niente,ogni volta che arrivava il ciclo era una bastonata!!  Dopo circa 6 mesi decidemmo di rivolgerci ad un centro di fertilità di primo livello e iniziai a monitorare la temperatura basale,il ciclo...a compilare i grafici e a fare i test di ovulazione e avere rapporti solo in giorni mirati....e ancora passavano i mesi e niente di fatto!!  Il morale era sempre più giù...il rapporto con mio marito si stava sgretolando e la bestiaccia continuava ad invadere il mio corpo...e infatti arriva il secondo intervento.  Altra menopausa farmacologica,stavolta per solo 3 mesi e nel frattempo vari esami per capire si vi erano altre cause del mancato concepimento. Tutto negativo...l'unica responsabile sembrava proprio essere l'endometriosi e l'adenomiosi .....purtroppo l'unica possibilità che ci diedero era passare alla fecondazione....ma i problemi economici,i problemi tra di noi e la non volontà di mio marito ci fermarono....intanto arrivò anche il 3 intervento,molto più serio dei primi due...e poco dopo arrivo' anche la separazione,ormai inevitabile. Passo' quasi un anno e mi misi insieme ad una persona meravigliosa (o almeno così sembrava!),dopo circa un anno andammo a convivere e decidemmo di intraprendere l'unica strada per poter provare ad avere un figlio....la fecondazione assistita,una strada in salita e difficile,con molte tappe e un'infinita' di incognite... Mi parlavano di fivet,icsi,imsi, protocollo lungo,protocollo corto, monitoraggi, follicoli, dosaggio estradiolo,pick up, trasfert, embrioni, cellule, beta, esami infettivologici ...insomma, nonostante io sia infermiera, sembrava mi parlassero in arabo...mi sembrava di essere entrata in un vortice nero,senza via di uscita e senza sapere cosa fare e dove andare...mi sentivo persa!! Ma poco dopo,anche grazie alla forza che riusciva a darmi il mio compagno,mi sono rimboccata le maniche e ho iniziato a documentarmi,a chiedere,a informarmi e a cercare....così presi appuntamenti in vari centri di infertilità per metterci in lista in più posti e non dover aspettare anche anni tra un tentativo e l'altro. Facemmo il primo tentativo di icsi a settembre 2008 e andammo avanti fino a dicembre 2011 facendo in tutto 9 tentativi di icsi,tra Emilia Romagna, Veneto e T oscana,e tutte le volte,inesorabilmente,le beta hcg (l'ormone della gravidanza) erano assenti...e ogni volta era uno strazio,pianti,depressione,e vedevo il sogno di diventare mamma sempre più irraggiungibile...e cercavo di accettare l'idea,ma senza riuscirci mai del tutto. Nel frattempo ho subito anche altri 2 interventi per colpa della bestiaccia...e un ricovero per iperstimolazione ovarica,una complicanza molto grave,che può presentarsi a seguito della stimolazione ovarica che si fa' per ottenere più follicoli durante il percorso di fecondazione. Eravamo arrivati al limite sia dal punto di vista psicologico che finanziario,si,purtroppo questo percorso costa, anche se fatto in ospedali pubblici... ticket di esami,visite,dosaggi,ecografie,farmaci...soldi per gli spostamenti. Ma nonostante tutto,dopo qualche mese ci siamo rialzati e abbiamo deciso di provare la strada dell'embriodonazione (naturalmente all'estero,perché qui in Italia questa tecnica,come molte altre,sono vietate),e dopo contatti via mail con scambio di informazioni ed esami,a febbraio 2012 andiamo a fare la prima visita in una clinica di Praga....l'impressione è ottima e decidiamo di proseguire. Ma come un fulmine a ciel sereno...il mio compagno mi lascia....sono devastata e mi ci vogliono mesi per riprendermi. Poi inizio a pensare a quegli embrioni che mi stanno ancora aspettando a Praga....e dopo averci riflettuto e parlato con i miei genitori ed amiche decido di continuare da sola...così a luglio 2012 vado a Praga dove mi trasferiscono in utero 2 embrioni di 8 cellule ciascuno. E dopo 2 settimane di estenuante attesa,faccio le beta....e per la prima volta dopo 4 anni vedo un numero e non la solita dicitura...beta assenti. Purtroppo però sono molto basse...me le fanno ripetere dopo una settimana e a quel punto sono quasi a zero...la clinica mi parla di gravidanza biochimica...cioè c'è stato un iniziale attecchimento dell'embrione,che però non è continuato. Ormai non ho neanche più lacrime....e archivio in un angolo della mia mente e del mio cuore la voglia di diventare madre.... Intanto la maledetta endo ha continuato a nutrirsi e ad espanderai dentro di me...rinizia il calvario degli esami e delle visite,e purtroppo quello che ne esce mi stravolge....quello che mi propongono in 3 diversi centri e 3 diversi medici e' un intervento molto serio,radicale e demolitivo.....e il mio pensiero torna li, ad un figlio,che dopo,togliendo tutto,neanche un miracolo me lo può dare!! Ci penso e rifletto per giorni....e non posso non darmi un'ultimissima possibilità...lo rimpiangerei per sempre. So che molte non condivideranno la mia scelta,dato che sono single...sembra una scelta egoistica,ma per me non lo è....ho tanto amore da dare! Quindi ho preso contatti con una clinica in Spagna...per fare il mio ultimo tentativo di embriodonazione....ho già iniziato il protocollo e il 29 aprile,se tutto va bene,mi faranno il trasfert di 2 o 3 embrioni. Questa sarà la mia ultima occasione...anche perché ho dato fondo a tutti i miei risparmi... Ecco...questa e' la mia esperienza con la fecondazione assistita... un percorso ad ostacoli... duro... pesante sia fisicamente che psicologicamente e non ultimo svuota portafoglio... ma l'unica possibilità,anche se non certa,per molte di noi di poter diventare madre.
Ho paura...molta paura!!



VALENTINA

Sono stata operata ad agosto 2008 di costi endometriosica di 8 cm e nel 2009 ho deciso di tentare subito la procreazione assistita perché all ' epoca cercavo già una gravidanza e ho rifiutato l ' anello vaginale .mi sono rivolta al s Anna un centro convenzionato a RM dove il primo tentativo e ' stata un inseminazione . Era Marzo 2009. Una corsa infinita per fare tutti gli esami richiesti nel minor tempo possibile . Inizio così la stimolazione ma purtroppo alcuni esami del mio fidanzato non erano pronti . Arriva il risultato della spermiocoltura a pochi giorni dall inseminazione e purtroppo sono costretta a fermare la stimolazione già iniziata ( ti faccio notare che mi fecero iniziare A prendere ormoni senza aspettare quel risultato !!!). Lui fa la cura e riproviamo il mese successivo. Ci fanno firmare un consenso perché ero piena di follicoli potenzialmente buoni. Naturalmente non succede niente e a fine mese ciclo . A maggio 2009 tentiamo un icsi . Procede tutto bene tre ovociti e tre embrioni di classe a ma decidono di metterne 2 perché molto giovane e a rischio di gravidanza multipla . Naturalmente non accade nulla e l embrione il laboratorio non trasferito non va avanti . Secondo tentativo novembre 2012 tentiamo privatamente per la modica cifra di 4200 euro. Allora il primo mese rinviata perché avendo sospeso da poco il danatrol era tutto atrofizzato . Ritento la stimolazione ad ottobre ed essendosi formato un follicolo troppo grande sospendo di nuovo la stimolazione . A novembre ritentiamo con una stimolazione leggera e finalmente arriviamo al pick up . Due ovociti e due embrioni classe a trasferiti. Naturalmente non va ma lo scopro in ritardo di una settimana perché il ciclo tarda per via del progesterone e le analisi bhcg risultano 3000!!!! Non erano le mie lo scopro quando dopo una settimana di ritardo corro in pronto soccorso pensando ad un aborto ! Il laboratorio dove avevano fatto le analisi aveva refertato a nome mio le analisi di una donna incinta . Trauma !!!! A maggio 2013 decidiamo di ritentare al policlinico Umberto, è stata un' esperienza tremenda .Sbagliano la tempistica del gonasi ed essendo su ciclo spontaneo l' unico follicolo scoppia . Fanno il pick up ma non lo trovano . Nel dubbio sia in giro fanno l' inseminazione . Due giorni dopo inizio a perdere sangue ed ho avuto una piccola emorragia probabilmente dovuta al cateterino !!! Paura e comunque a fine mese arriva puntuale anche il ciclo. Questa e ' in piccolo un esperienza di 6 anni. E' un' esperienza brutta, nella prima, ero stanca perché mi sono sentita un numero essendo convenzionata.  Sbagliavano cartelle e addirittura per la privacy iniziarono a chiamarci per numero. L' attesa e stata brutta cioè i giorni tra il transfer e le beta. Mi sono colpevolizzata tanto perchè ho pensato che era stata colpa mia dato che uscivo e non riposavo.  La seconda volta,  privata,  non mi alzavo dal letto se non per fare pipi. Tremendo ancora di più, la testa mi scoppiava e non passava più il tempo. L' ultima, al policlinico, ero preparata al peggio mi stavo deprimendo: già solo parlando con le altre donne, chi piangeva, chi si disperava e non  volevo sentire, ascoltarle. Un altro brutto momento è tra il pick up e il transfer perchè attendi l'esito del pick up e la chiamata del biologo per dirti se gli ovuli si sono fecondati.



ANNA MUSSI

Nel 2005 partiamo alla ricerca di un bimbo, nel giugno 2006 rimango incinta ma ho un aborto alla 6a settimana, a gennaio 2007 rimango di nuovo incinta ma è un uovo chiaro, a marzo 2007, dopo quasi 20 anni di sofferenze durante il ciclo e a metà ciclo mi diagnosticano una endometriosi ovarica (una cisti a dx e una cisti a sx, viste con ecografia), me le tengo per un po' ma i dolori si fanno insopportabili e non rimango più incinta. Ad aprile 2008 intervento con rimozione delle cisti e ripulitura del peritoneo. Scoprono anche una lesione nel setto retto vaginale ma l'intervento sarebbe molto demolitivo e comunque forse non sono in grado di intervenire così la lesione peggiore rimane lì dove è. Dopo l'intervento i dolori migliorano, decidiamo di fare un tentativo di FIVET/ICSI e a settembre 2008 siamo in pista. Anche mio marito ha problemi: astenoteratooligospermia, quindi pochi spermatozoi, lenti e malformati. Purtroppo crescono solo 4 follicoli e non produco nessun ovocita. Del resto ho già 41 anni e il ginecologo mi consiglia ovodonazione. A gennaio 2009 vado a Barcellona alla clinica Eugin, a febbraio parto con la preparazione e a marzo transfer di 2 embrioni di ottima qualità. Entrambi attecchiscono e a novembre 2009 partorisco un bimbo e una bimba a 34+5 settimane. dopo la gravidanza, contrariamente a quanto tutti dicono, mi ripartono dei dolori allucinanti e l'ecografia dimostra sempre la lesione del setto retto vaginale, ingrandita, e anche una cisti ovarica. decido di non fare più interventi e di tenere sotto controllo la situazione con pillola in continuo (primolut nor e adesso dovrei passare a Visanne), in attesa della menopausa (ho 47 anni).

A cura del comitato "Io ho L'Endometriosi"
Di Michela Masat

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