MICHELA MASAT: "TERAPIA DEL DOLORE"

TERAPIA DEL DOLORE PER ENDOMETRIOSI

L'endometriosi è una condizione caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale che si trova al di fuori dell'utero, quindi esternamente dalla sua sede naturale. Nonostante sia localizzato in una posizione anomala, si comporta come la normale mucosa uterina: va incontro allo sfaldamento mestruale. Si tratta di una malattia cronica e complessa, tipica dell'età fertile, compare prima della pubertà e regredisce con la menopausa. Inoltre, è invalidante perchè compromette la qualità di vita delle donne affette, sia per quanto riguarda la sfera lavorativa sia quelle affettiva e relazionale. I sintomi più comuni sono: dolore pelvico, mestruazioni dolorose e talvolta abbondanti, dolore durante o dopo i rapporti sessuali, dolore alla minzione, periodi di stitichezza alternati a diarrea, stanchezza cronica. I suoi sintomi vengono confusi con altri disturbi più comuni come, ad esempio, la sindrome dell'intestino irritabile. Purtroppo, questo comporta di avere una diagnosi tardiva. E' molto diffusa ma sconosciuta, soprattutto per la sue cause di fertilità e di dolore pelvico.

COS' E' IL DOLORE
La IASP (International Association for the Study of Pain - 1986) definisce il dolore come “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno. E’ un esperienza individuale e soggettiva, a cui convergono componenti puramente sensoriali (nocicezione) relative al trasferimento dello stimolo doloroso dalla periferia alle strutture centrali, e componenti esperenziali e affettive, che modulano in maniera importante quanto percepito". Esistono tre tipi di dolore, per l'endometriosi si parla di dolore cronico: è duraturo, ed è difficile da curare. La terapia risulta più efficace, se porta avanti un approccio multidisciplinare, unendo ai farmaci la fisioterapia e i trattamenti psicologici. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita.

Vengono somministrati gli oppioidi quando gli antidolorifici non sono più efficaci, tuttavia essi non sono generalmente consigliati per i loro effetti collaterali. Vengono prescritti anche gli antidepressivi, farmaci utilizzati per curare disturbi come la depressione, l'ansia, il disturbo ossessivo compulsivo, il dolore cronico ecc.

ESPERIENZE:
Diagnosi di endo profonda del setto retto vaginale, 4° stadio a gennaio 2012. Primo intervento a marzo 2012. In attesa del secondo intervento. La mia esperienza con la terapia del dolore inizia a metà settembre 2013. Su una scala da 0 a 10, raggiungo, spesso 8. L'anestesista mi ha prescritto Cymbalta da 30 mg per la prima settimana e poi da passare a quello da 60, e il Contramal fino 180 gocce al giorno, Toradol puntura al bisogno. Ero molto preoccupata per il primo farmaco, mai preso, con il secondo non avevo problemi perché sono abituata come il terzo (per me ormai sono come acqua!). I primi due mesi e mezzo sono stati veramente pesanti assumere questi farmaci insieme. Mi sentivo morire, sempre stanca, non avevo voglia di fare niente, nausea, tremori, spasmi continui, vertigini, mancanza di motivazione, sensazione di vuoto, non riuscire a dormire. Ansiosa, a pensare che giornata sarebbe stata quella successiva. Mi sembrava di stare in tunnel nero e di non essere capace ad uscirne. Verso fine novembre ho notato che i dolori tornavano e stavo veramente male, la terapia non mi faceva più effetto. Ho aspettato un po' finchè non ho più resistito e sono tornata dall'anestesista il 23 dicembre. Mi ha cambiato terapia: prendo sempre Cymbalta da 60 mg ma al posto del Contramal mi ha dato il Palexia (da 50 mg, 2 volte al giorno fino 250 mg al giorno), il Toradol al bisogno. Purtroppo, per il momento, sono confusa per come mi sono sentita con questa sostituzione di farmaco. Ho avuto una brutta e spiacevole situazione in famiglia, mio padre in ospedale fino pochi giorni fa e poi è morto. Quindi, penso x come mi sia sentita in questi quasi due mesi, era per un insieme di fattori. Ho avuto gli stessi effetti della prima terapia, a volte più forti, e ci sono stati giorni anche peggiori perchè oltre a quelli avevo anche forte emicrania, vampate di calore e poi freddo, tachicardia. Ed ora quel tunnel nero si è allungato ancora di più.

ELENA ODDONE
Diagnosi di endo profonda 4° stadio ad ottobre 2011. In attesa del primo intervento (che doveva essere a settembre 2013 poi hanno sempre rinviato ed ora ad aprile). Persistono i dolori e a febbraio 2012 visita da terapista del dolore. Inizio agopuntura: 12 sedute, con zero benefici. Assumevo molti antidolorifici vari al bisogno . Da marzo il terapista del dolore mi imposta terapia del dolore con targin (ossicodone + naloxone), oppiaceo per il controllo del dolore che con l' unione con il naloxone non provoca la stitichezza tipica di questi farmaci. Ho iniziato ad assumerlo, basso disaggio, poi aumentandolo come prescritto dal medico. Per avere un beneficio arrivai a 20 mg ogni 12 ore. Mi provocava una nausea abbastanza fastidiosa ed inoltre mi accorgevo di essere un poco rallentata, soprattutto poco concentrata. A maggio lo scalai e sospesi, perchè incompatibile con il mio lavoro non essere concentrati. Intanto proseguivo con gli esami per valutare la soluzione migliore alla mia condizione, assumevo in questo periodo lyrica, più antidolorifici al bisogno. A marzo riprendo la terapia con targin, questa volta con meno nausea. Mi cambiano gli orari del lavoro, in pratica mi sospendono dal turno notturno. Ho faticato un pò a trovare un compromesso tra dolore, ossicodone e stordimento: in pratica ho dovuto trovare un dosaggio che mi togliesse un pò il male senza stordirmi, in modo che potessi guidare, lavorare...vivere. Nel frattempo ho dovuto anche riprendere il lyrica, che a marzo avevo sospeso. Io da quasi una settimana ad oggi, fine febbraio 2014 ho voluto sospendere lyrica e targin perchè sono ricoperta di pustole. Io penso che il mio corpo non li tolleri più, inoltre non avevo più effetto antalgico, quindi avrei dovuto aumentare i dosaggi. A questo punto sono stufa, distrutta, di rifare le tante prove per dosare targin e lyrica. Ormai l'intervento si avvicina. Il mio rapporto con la terapia antalgica è solo rimandato. Dopo l'intervento mi hanno prospettato una terapia con oppiacei .

LELLA VICO
Mi hanno diagnosticato endometriosi di IV stadio in francia nel 2007, mi hanno operato una volta li ma non hanno tolto nulla, praticamente hanno confermato la diagnosi e messa sotto enantone per 9 mesi, all'epoca la mia ginecologa pensava si riassorbisse. Nel 2008 sono tornata a vivere in Italia mi hanno rioperata. Sono stata quasi bene per 1 anno e mezzo ma ogni mese i dolori aumentavano fino a ritornare forti come quelli pre intervento (diarrea di meno... ora non vado proprio per nulla). Mi sono recata alla terapia del dolore dell'ospedale vicino alla mia residenza. Devo dire che ho incontrato medici splendidi, soprattutto la prima dottoressa incontrata. Comunque, dopo vari tentativi, visto che il dolore oramai era cronico con punte più elevate durante il ciclo si è pensato a una terapia continua nel tempo. Io ho un dolore costante di 5 su 10 e che arriva a 9 su 10 e anche 11 su 10 quando sono in ciclo. Allora la dottoressa dopo aver provato vari dosaggi mi ha messa sotto Contramal 150 mg 2 volte al giorno, e nei giorni dolorosi aggiungo sia gocce di Contramal sia Toradol. Ora sono quasi 2 anni che la seguo, mi trovo abbastanza bene 3 settimane su 4 , ovviamente la settimana ciclo è a parte. Diciamo che il dolore non è scomparso, è sempre li ma molto più vivibile i giorni di non ciclo e mi permette di svolgere una qualsiasi attività. Per la stanchezza cronica che è già presente con l'endo e con le medicine non è certo migliorata, .non si può fare altro che dormire appena se ne è ha la possibilità, cercare il più possibile di fare una vita con orari regolari. Spero di esservi d'aiuto, per me la terapia del dolore è stata utile al fine di poter vivere quasi normalmente, e soprattutto per evitare di intossicarmi facendo miscugli pericolosi, perchè il dolore era tale che prendevo qualsiasi antidolorifico sotto mano ero anche arrivata a prendere 150 gocce di contramal in una presa sola, per cui per me è stato molto molto utile.


GABRIELLA DOMIZIO

Soffro di endometriosi profonda ed infiltrante di quarto stadio, dopo 4 interventi tra i cui due dei più importanti di" resezione intestinale e reimpianto ureterale",continuavo a soffrire di dolori atroci, direi che su scala da 0-10 raggiungevo molto spesso 8, difatti ero costretta ad andare al pronto soccorso per fare flebo di antidolorifici forti tra cui spesso la morfina. Sotto mia insistenza,visto che ero impossibilitata a svolgere una vita normale, il mio ginecologo di allora mi disse che probabilmente il dolore era diventato neuropatico e che quindi dovevo intraprendere una terapia del dolore. Mi prescrisse il Lyrica (gabapentin è un antiepilettico che negli ultimi anni si è imposto come uno dei farmaci più frequentemente impiegati nella terapia del dolore neuropatico cronico). Per avere ulteriore conferma mi recai da un neurologo,mi confermò la terapia...anzi mi aggiunse il Cymbalta,farmaco che contiene il principio attivo duloxetina,un antidepressivo che viene utilizzato anche per il dolore neuropatico, specie se combinato a Lyrica. (Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista JAMA, l’impiego del farmaco antidepressivo duloxetina per 5 settimane è in grado di ridurre, rispetto al placebo, il dolore neuropatico periferico indotto da chemioterapia antitumorale.) Ho iniziato questa terapia e dopo 3 settimane iniziai già ad avere dei benefici con un notevole calo del dolore. Purtroppo durò qualche mese dopodichè i dolori iniziarono ad aumentare. Il neurologo mi spiegò quindi che questo tipo di terapia va spesso aggiornata, aumentando le dosi oppure cambiando farmaco nel caso non ci fosse più una risposta positiva.Dopo aver trovato la giusta posologia posso affermare di trovarmi bene. Gli effetti collaterali che ho avuto sono stati sopratutto stanchezza e forte sonnolenza,ma continuando ad assumerli gli effetti negativi spariscono. Ad oggi seguo ancora questa terapia.

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