LA MAREGGIATA

Quando dentro c'è un mare in tempesta arriva l impeto di scrivere, ma non sempre è bene farlo, a volte è meglio attendere di sentirsi  una spiaggia deserta dopo una mareggiata.

Sei lì,seduta, il colore del mare si differenzia dal cielo,ci sono solo nuvole, soffia il vento, gli ombrelloni sono chiusi, sulla spiaggia solo qualche gabbiano e guardandoli ti chiedi  da dove vengano, che viaggio abbiano fatto; ognuno fa un viaggio, ognuno diverso, la vita è un percorso, un susseguirsi di fatti e conseguenze, di scelte, di strade da abbandonare ed altre da intraprendere.
Io sono un ombrellone dopo la mareggiata, chiusa, ben saldata nella sabbia, pronta a riparare chiunque appena  il sole si ripresenta.
Ma sola e chiusa dopo la mareggiata.

 Bellissime le mareggiate, adoro la solitudine che sorge dopo il loro passaggio sulla spiaggia, tanti la chiamano tristezza; Io la chiamo meravigliosa natura indomabile che mostra la sua forza e la nostra impotenza davanti a ciò che deve accadere.
 Io, la spiaggia umida che si sta riprendendo dall ondata appena passata, il mare che si è calmato e finalmente mostra mille sfumature, qualche gabbiano qua e là si poggia sulla sabbia, da contorno, lo stesso contorno di alcune persone nella vita.
 Ogni mareggiata,trasporta qualcosa fino alla  riva : tronchi di legno, conchiglie, oggetti appartenuti a qualcuno, schiuma bianca che separa la spiaggia dall'acqua del mare.Che essa sia un ostacolo od un freno, è soggettivo interpretarlo.
Dopo le mareggiate degli scorsi anni, mi hanno fissato bene, 90 cm sotto la sabbia, così che il mare non mi porti via. Arriva a me, a volte mi accarezza, a volte mi schiaffeggia con la sua forza, ma non mi trascina via. Rimango qui, spettatrice e testimone di tutto ciò che accade.
Potrei essere il gabbiano che viaggia, la spiaggia bagnata, la schiuma bianca. Invece sono un ombrellone.
 Stai tranquillo, appena torna il sereno, ci sono io a ripararti dal caldo, tu aprimi, sorreggerò i tuoi vestiti leggeri mentre ti abbronzi di vita , proteggerò le tue cose più preziose, all ombra, mentre tu fai il bagno. Potrai ripararti sotto di me quando il sole è troppo forte, io avrò cura di te, della tua pelle.
Non mi muoverò da qui, se vorrai venire al mare, mi troverai sempre, al mio posto, un riparo concreto, un alleato, un sostegno. Magari ti affezionerai a me, perché a tutto ci si abitua, da dove sono situato io, c è una visuale diversa da qualsiasi altro ombrellone. Tutti siamo diversi. Esistono infinite prospettive.
Non aver premura di chiudermi, arriva sempre il momento dopo il tramonto, e la notte sto li, mi godo il mare, il suo rumore,che è musica per me, i suoi mille profumi che mi inebriano la mente.
Rimango lì io, ad aspettare, so che il giorno dopo tornerai, e se non sarai tu, ci sarà sempre qualcun altro da riparare, dal sole, dalla vita, dal caldo soffocante che ti fa mancare l'aria.
Ti starai chiedendo, cosa c'è di così speciale in un ombrellone; se non comprendi l importanza di sapersi aprire e chiudere al momento opportuno, la capacità di proteggere e poi rimanere solo,ad aspettare, un ritorno, un altro villeggiante, mi spiace non posso mostrare il mare che ho dentro a chi non sa nuotare.
 Immagina la forza bruta che ci vuole per saldarmi al suolo, per aprirmi, per chiudermi, per farmi essere un riparo sicuro dalle tue incertezze. Mentre pensi,"sarà troppo caldo il sole?" " forse mi brucio" io sono li, puoi ripararti sotto di me o allontanarti a fare una passeggiata per osservare  le altre visuali, il contorno,puoi cercare conchiglie, camminare sugli scogli, passeggiare sulla spiaggia umida o bollente,io sarò qui.
Hai dimenticato l'asciugamano, c e il tuo odore, ma non importa, tra poco sarà sera, e quando sarò sola, i profumi del mare, lo confonderanno con altri cento odori.
Guardo il cielo, sento il vento, ci sono ancora spiaggianti al sole, andate via, riparatevi, sta arrivando un altra mareggiata e non è per tutti, è per chi è pronto,per chi sa resistere, per chi sa stare solo, consapevole di dover essere solo, deciso e forte. Rimango qui, l'aspetto, meravigliose le sue carezze, significativi e potenti i suoi schiaffi, il mare è immenso ed è bellissimo poterlo guardare ogni giorno.
 Vedi? eccola, è arrivata. Si infrange contro gli scogli senza scalfirli,  li attraversa dall'interno, trova la sua strada, non si ferma, sommerge la spiaggia, mi passa sopra cento, forse mille volte, forse arrugginirà un po la mia base solida. Se un giorno con la sua potenza mi trascinasse via, sarei felice di naufragare al largo, libero, libero da tutto, anche dalla mia base così sicura e salda.
Intanto, quando si viene al mare, mi si trova, mi si sceglie appositamente, quando soffia un po di vento magari ondeggio un po, ma puoi fidarti, non cado, non volo. Guardami sbandare e poi tornare al mio posto, rigido e coprente come sempre. Sotto di me passano così tante persone, alcune le ricorderò per sempre, per le loro particolarità, per le loro giornate al riparo sotto la mia ombra, altre le dimentico in fretta, lascio che le mareggiate le portino via, insieme al loro essere, sono tranquillo, al massimo la mattina con il rastrello il bagnino porta via tutta la bruttezza che rimane, tutto lo sporco che lasciano sotto ed intorno a me, sigarette fumate distrattamente, fazzoletti, carte, parole dette, prive di contenuti, porta via tutto ciò che non serve sulla mia spiaggia, l egoismo delle persone, la loro superficialità, ogni tanto il bagnino mi ricompone, qualcuno mentre si toglie i vestiti mi viene addosso,tremo,mi sento in bilico, il mio equilibrio vacilla  ma poi c è sempre qualcuno o qualcosa che mi rimette in piedi.

Valentina De Paolis

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