Categoria: Notizie Pubblicato Venerdì, 07 Marzo 2014 11:58
Prima giornata mondiale per la consapevolezza sull'endometriosi.
Una passeggiata pacifica senza precedenti, tantissime capitali mondiali tra le quali: amsterdam, Belfast, Berlino, Brasilia, Buenos Aires, Copenhagen, Dublino, Helsinki, Lisbona, Londra, Madrid, Oslo, Stoccolma, Washington DC e Roma "marciano" per sensibilizzare e far conoscere la malattia.
ENDOMETRIOSI: malattia complessa, cronica ed invalidante, originata dalla presenza di cellule dell'endometrio (tessuto che ricopre la parete interna dell'utero) in sedi anomale quali ovaie, tube, vagina, intestino, peritoneo.
Si stima che al mondo soffrano di endometriosi 176 milioni di donne, in Italia stimato per difetto ce ne sono più di 3 milioni, il numero statistico purtroppo è ad oggi ancora sottovalutato.
I tempi diagnosti sono in media di 6-9 anni, un ritardo pericoloso in quanto questa malattia può portare a compromettere molti organi come il mal funzionamento dell'apparato riproduttivo che può causare difficoltà nel concepimento
Nelle donne con endometriosi sintomatica si riscontrano oltre ai dolori pelvici invalidanti, dolori durante la minzione, la defecazione, i rapporti sessuali, affaticamento cronico, colite, aborti spontanei e cosa ancora più brutta la morte, dovuta a grosse emoragie interne. Purtroppo nell'ultimo anno siamo stati spettatori di due casi, ed è per questo che il 13 Marzo ci batteremo ancora di più per far valere i nostri diritti.
Il motivo della marcia è anche far riflettere sulla disinformazione che troviamo anche tra gli stessi dottori, in quanto oltre ai tanti anni di ritardo diagnostico, le donne si trovano a dover passare visita in media 5 ginecologi e molto spesso i medici di base, scambiando l'endometriosi per colon irritabile, non indirizzano la donna da uno specialista.
Lo scopo della Marcia Mondiale è quello di far capire che non siamo donne invisibili.
L'endometriosi è una malattia sociale, oltre a logorarti in senzo pratico il corpo, ti logora anche l'anima, ti cambia perchè non stai bene con il tuo corpo e di conseguenza spesso ti fa chiudere in te stessa.
Vogliamo farci sentire e far valere quello che ci spetta, è una malattia invalidante, viviamo con dolori cronici quotidianamente, molte di noi sono costrette a subire stomie, reimpianti di stent agli ureteri, con neurostimolatori vescicali e anali, dilatatori sempre anali, e con forse la cicatrice più pesante: quella nell'anima.
Siamo costrette ad una vita qualitivamente bassa, sopportando costi sanitari elevatissimi, tanto che molto spesso data la gravita dell'endometriosi siamo costrette ad andare a visite e esami in strutture private per accorciare i tempi, perchè manca l'esenzione deil ticket, tutto questo perchè spesso, molto spesso non siamo capite e veniamo curate in malo modo.
Info per la marcia a Roma:
Due percorsi:
1°) Metropolitana - Colosseo --> Piazza Castellani circa 2 km partenza ore 13.00
2°) Metropolitana - Circo Massimo --> Piazza castellani circa 700 mt ore 13.30
Sito Ufficiale: http://www.millionwomanmarch2014.org/
Evento italiano facebbok: https://www.facebook.com/events/576134265774312/?ref_newsfeed_story_type=regular
Io CHIARA GAMBINERI: una di 3 milioni di donne.
Sono stata male subito con il primo ciclo mestruale, tanti antidolorifici e tante corse in ospedale, nessuno che capiva cosa avessi, giorni di assenza a scuola e giorni di ferie e permessi a lavorare, sempre il solito responso, non avevo nulla, tutte le donne soffrono di dolori durante il ciclo, peccato però che io stavo male sempre, stanchezza fisica, dolore nell'espletare le semplici funzionalità fisiche, dolore durante i rapporti sessuali. Due operazioni senza avere diagnosi certa, poi finalmente arriva la sentenza: ENDOMETRIOSI! Hanno dato un nome al mio malessere!!!
Cerco su internet, corrispondeva tutto! purtroppo però era passato troppo tempo per me, subisco la terza operazione e mi risveglio senza le due tube e un moncone di ovaia di destra, un brutto momento per me...poi a distanza di un anno la quarta operazione, otto ore in sala operatoria, un complesso intervento, resezione intestinale, della vescica, dell'utero e pulizia dei vari nervi tra i quali il nervo sciatico. Oggi a 33, quasi 34 anni mi ritrovo in menopausa chirurgica in quanto non avendo più le ovaie non ho ovulazione, e con il sogno di diventare madre riposto in un cassetto ben chiuso.
La cosa che mi sento di dire alle ragazze, sopratutto alle adolescenti è quella che se hanno riscontrato dei dolori che ho citato sopra, si facciano vedere da persone specializzate prima che sia troppo tardi.
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