Isterectomia totale: intervento, conseguenze, convalescenza

Introduzione

Alcune condizioni che colpiscono seriamente la salute della donna richiedono di essere trattate con un’isterectomia. In latino “ister” significa utero e “ectomia” significa rimozione. L’isterectomia è quindi la rimozione chirurgica dell’utero. Il tuo medico può raccomandarti di sottoporti ad un’isterectomia, ma la decisione di sottoporsi o meno a quest’operazione è anche tua.
Questo sommario di riferimento ti aiuterà a capire meglio i benefici e i rischi di questo intervento chirurgico.
Gli organi riproduttivi femminili includono:



  • vagina,
  • utero,
  • tube di Falloppio,
  • ovaie.

Questi organi si trovano nella pelvi, tra la vescica e il retto. Le ovaie hanno due funzioni principali:

La prima è la produzione di ormoni specializzati come estrogeno e progesterone, questi ormoni sono molto importanti nella regolazione della seconda funzione delle ovaie:
l’ovulazione.  L’ovulazione è il rilascio degli ovociti, necessari per la riproduzione.
Questi ormoni preparano anche lo strato interno dell’utero alla gravidanza. Quando un ovocita viene rilasciato scende verso l’utero attraverso le tube di Falloppio, dove può essere fecondato. Se non avviene la fecondazione l’ovocita e lo strato interno dell’utero sono espulsi dal corpo durante il flusso mestruale.



L’utero è un organo a forma di pera che misura approssimativamente 7.5 cm in lunghezza ed è fatto di tre strati: lo strato più interno è detto endometrio. Durante il ciclo mestruale il corpo della donna sessualmente matura fa aumentare le dimensioni dell’endometrio per accogliere l’ovulo in caso di fecondazione; una volta al mese, se non ci sono gravidanze e se le ovaie stanno funzionando correttamente, viene espulso dal corpo.

Quando si avvicina la menopausa i cicli diventano irregolari e alla fine cessano. La menopausa si verifica quando le ovaie smettono di produrre ormoni e di rilasciare ovociti.

Se si verifica una gravidanza il feto trova posto nell’utero fino alla nascita. L’utero è capace di aumentare in modo considerevole le proprie dimensioni e lo strato muscolare intermedio dell’utero è responsabile delle contrazioni a cui segue la nascita del bambino.

Lo strato più esterno dell’utero è detto sierosa, mentre la parte più bassa dell’utero, che si apre nella vagina, è detta cervice. La vagina si apre all’esterno tra l’uretra, che è l’ apertura della vescica urinaria, e il retto.

L’utero è tenuto in sede tramite legamenti specializzati, che aiutano a prevenire che l’utero scivoli in basso nella vagina. La vescica si trova davanti alla vagina e all’utero, i reni drenano l’urina nella vescica attraverso due tubi specializzati detti ureteri.

L’intestino e il retto si trovano sopra e dietro la vagina e l’utero.

Cause

Molte sono le condizioni che possono richiedere un’isterectomia, ricordiamo le principali:

Alcune disturbi portano ad un eccessivo sanguinamento mestruale che può causare una significativa perdita di peso. Anche forti crampi e dolore addominale possono accompagnare il ciclo mestruale in modo non sopportabile.
Tumori benigni dello strato muscolare dell’utero, noti come tumori fibromiomi, possono causare un sanguinamento così eccessivo. Questi tumori possono raggiungere dimensioni significative causando crampi, dolore e compressione sulle strutture circostanti.
Tumori maligni possono coinvolgere l’utero così come le ovaie. I legamenti che tengono l’utero in sede possono diventare lassi, ciò è detto rilassamento pelvico, che può causare la discesa dell’utero in vagina (prolasso uterino).
Lo strato interno dell’utero, o endometrio, può crescere in modo anomalo nella cavità addominale (endometriosi). Questa malattia può causare cicatrici e dolore durante l’attività sessuale o i movimenti intestinali. L’endometriosi può causare anche sanguinamento anomalo.
Infezioni dell’utero o delle tube di Falloppio possono estendersi alla cavità pelvica, con una conseguente condizione nota come Malattia Pelvica Infiammatoria. Queste infezioni sono di solito trasmesse sessualmente.
Conseguenze

Dopo un’isterectomia una donna non può più rimanere incinta, è quindi molto importante discutere della questione con il tuo ginecologo prima dell’intervento chirurgico se pensi di volere una gravidanza in futuro.
L’isterectomia non influenza invece le sensazioni sessuali, l’attività sessuale può essere ripresa entro alcune settimane e può essere piacevole come prima dell’operazione.
Le malattie trasmesse sessualmente possono invece ancora verificarsi, è quindi molto importante praticare sesso sicuro anche dopo l’intervento.

Procedura

Lo scopo dell’isterectomia è rimuovere l’utero, a volte il chirurgo può decidere di rimuovere anche una o entrambe le ovaie attraverso le tube di Falloppio. Ciò è noto come isterectomia e salpingo-ovariectomia. “Salpinge” significa tuba di Falloppio in Latino; “oopho” significa ovaio in Latino e “ectomia” significa rimozione in Latino.

L’operazione può essere fatta attraverso l’addome (isterectomia addominale) o attraverso la vagina (isterectomia vaginale).

Nell’isterectomia addominale l’incisione può essere verticale sulla linea mediana o può essere trasversale (incisione “bikini”). Entrambe le incisioni di solito guariscono lasciando una cicatrice molto piccola. Le incisioni in una isterectomia vaginale sono dentro la vagina e non si vedono all’esterno.

Il chirurgo discuterà con te di quale incisione sta programmando di usare.

La paziente operata di isterectomia rimane in genere in ospedale per alcuni giorni.

Pericoli

Questa procedura è ormai molto sicura, esistono tuttavia diversi possibili rischi e complicanze molto improbabili, ma possibili. Hai bisogno di saperli nel caso in cui si verifichino, essendo informata puoi aiutare il tuo medico a riconoscere le complicanze precocemente.

I rischi e le complicazioni includono quelli legati all’anestesia e quelli legati al tipo di intervento chirurgico: i rischi legati all’anestesia, ma non limitati ad essa sono:


  1. attacco di cuore,
  2. ictus,
  3. polmonite.

Questi rischi saranno discussi con te in dettaglio dal tuo anestesista.

Si possono formare coaguli di sangue nelle gambe (trombosi), questi di solito si formano alcuni giorni dopo l’intervento e provocano dolore e gonfiore alle gambe. Questi coaguli di sangue si possono spostare dalle gambe verso i polmoni dove causeranno mancanza di respiro, dolore al petto e possibile morte (embolia polmonare). A volte la mancanza di respiro può verificarsi senza preavviso, è quindi estremamente importante permettere ai medici di sapere se si verifica uno di questi sintomi. Alzarsi dal letto presto dopo l’intervento può aiutare a ridurre il rischio di coaguli di sangue nelle gambe.

Alcuni rischi ci sono in ogni tipo di intervento. Questi includono:

Infezione profonda o superficiale.
Sanguinamento o durante o dopo l’operazione. Ciò può richiedere una trasfusione di sangue.
Una cicatrice cutanea che può essere dolorosa o brutta
Altri rischi o complicazioni sono legati specificamente a questo tipo di intervento, ma anche questi sono molto rari

Raramente le strutture della pelvi e dell’addome possono essere lese durante l’intervento, specialmente se c’è una cicatrice importante di pregressi interventi, endometriosi o malattia pelvica infiammatoria.

E’ molto raro per gli ureteri e per la stessa vescica essere lesi, comunque se ciò accade può essere necessaria un’altra operazione che può portare alla perdita di un rene.

In casi estremamente rari anche l’intestino e i vasi sanguigni possono essere colpiti, necessitando di un’altra operazione.

Allo stesso modo, in casi estremamente rari, i piccoli nervi nella pelvi possono essere lesi con conseguente ridotta sensibilità negli organi sessuali, ciò può condurre a una disfunzione sessuale.

Nelle isterectomie addominali si possono verificare ernie ma ciò è molto raro.

Raramente dopo l’operazione si possono formare connessioni anomale tra la vescica e la vagina o tra il retto e la vagina a causa della cicatrizzazione. Queste sono note rispettivamente come fistole cisto-vaginale e retto-vaginale. Ciò può causare la fuoriuscita di urina o feci dalla vagina. Può essere necessaria un’altra operazione.

L’isterectomia non causa alcun aumento di peso.

Dopo l’isterectomia

Dopo l’intervento chirurgico sarai trasferita in sala post-operatoria per alcune ore, dopodiché sarai trasferita nella tua stanza. Il tuo medico ti dirà quanto tempo starai in ospedale, in rapporto al tuo stato di salute, l’età e altri fattori.
Potrebbe essere posto un catetere per svuotare la vescica, esso verrà rimosso prima che lasci l’ospedale.
La garza posta nella vagina durante l’intervento è di solito tolta dopo alcuni giorni.
E’ normale osservare perdite di sangue dalla vagina fino a 10 giorni dopo l’isterectomia.
Avrai bisogno di usare assorbenti igienici, meglio se di cotone, per alcune settimane a causa del sanguinamento vaginale e perdite brunastre. Il tuo infermiere ti darà istruzioni addizionali relative alla doccia ed all’alimentazione prima della dimissione dall’ospedale.
Avrai bisogno di fare brevi passeggiate per aiutare la circolazione e prevenire la formazione di coaguli di sangue nelle gambe. Anche la tua dieta sarà ripresa gradualmente non appena starai meglio.
Dopo aver lasciato l’ospedale, evita sollevamenti o piegamenti fino a quando l’incisione guarisce.
Il tuo medico ti dirà quanto tempo ci vuole per far guarire le tue incisioni e quando potrai tornare a lavoro. Questo dipende dall’età,dal tipo di lavoro e dalla condizione medica così come da altri fattori.
Puoi riprendere l’attività sessuale entro 6 settimane. Quest’operazione non cambierà la tua vita sessuale né la tua sensibilità.
Più probabilmente l’operazione ti libererà dal dolore cronico causato dal problema uterino e non avrai più cicli mestruali.
Se non sei ancora andata in menopausa, e se entrambe le ovaie sono state rimosse durante l’intervento, il chirurgo potrebbe prendere in considerazione una terapia ormonale sostitutiva.
I sintomi premestruali non saranno influenzati dall’isterectomia se le ovaie non sono state rimosse.
Dovresti chiamare il tuo medico nel caso in cui sviluppi:


  1. Febbre,
  2. Maleodoranti perdite vaginali,
  3. Fuoriuscita di materiale dall’incisione,
  4. Severo dolore alle gambe,
  5. Qualsiasi altro sintomo inusuale.
  6. Terapie alternative


In base alla condizione sottostante possono essere valutati dei trattamenti alternativi prima che il medico raccomandi un’isterectomia.

Certe condizioni possono per esempio rispondere alla terapia ormonale. Un eccessivo sanguinamento mestruale e l’endometriosi sono due di queste condizioni.
Altre condizioni possono migliorare dopo la menopausa, per esempio i fibromiomi possono regredire dopo la menopausa non essendo più sottoposti all’azione degli estrogeni.

http://www.farmacoecura.it/interventi/isterectomia-totale-intervento-conseguenze-convalescenza/

1 commento:

  1. Molto chiaro e ben illustrato il quadro della endometriosi e soprattutto del intervento . Grazie

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