Sto parlando del ramassin, la varietà di susino autoctona tipica del Piemonte sud-occidentale. Il ramassin è una susina di piccole dimensioni, ciascun frutto pesa circa 10gr, ha forma ovale e colore variabile dal giallo ambrato al blu fino al viola intenso. La polpa del frutto è morbida, dolce e aromatica, ha color giallo tenue e si stacca con facilità dal nocciolo, e queste caratteristiche lo rendono una vera chicca per il palato. Giunti a maturazione i ramassin si staccano dal ramo e in questa stagione vengono tradizionalmente raccolti a terra. La susina è un frutto molto rinfrescante e ricchissimo di acqua, per tale motivo risulta particolarmente dissetante e utile a recuperare i liquidi persi con la sudorazione estiva, inoltre è ricca di potassio, calcio, fosforo, con buone dosi di vitamina A, di vitamina C e vitamina B1 e B2. Tutto ciò ne fa un alimento importante per prevenire i disturbi della pressione arteriosa, della depressione, della stanchezza, dell’osteoporosi e dei disordini dell’apparato digestivo. Ma, in modo specifico, essendo ricca di fibra solubile ed insolubile, contribuisce alla regolazione delle funzioni intestinali contro la stipsi, grazie all’alto contenuto di magnesio che ha appunto questa funzione. Aiuta inoltre ad abbassare il colesterolo, aumentando la fluidità del sangue e rallentando l’assunzione del fruttosio da parte dell’organismo, svolgendo in tal modo, un’importante funzione idratante.
Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha dimostrato che la susina è l'alimento di origine vegetale che contiene la più alta percentuale di sostanze antiossidanti, infatti proprio il dipartimento dell'agricoltura degli Usa ha messo a punto una tecnica per misurare l'efficacia delle sostanze antiossidanti degli alimenti al fine di valutare la loro utilità nel combattere i radicali liberi e le susine, nei test effettuati, sono al primo posto. Va da sé quanto il ramassin sia un frutto importante nell’alimentazione di tutti, ovviamente con una precauzione per chi soffre di colite, perché davvero i suoi principi attivi a livello della peristalsi intestinale sono estremamente potenti.
Se appunto lo scopo è soprattutto quello di avere un beneficio dal punto di vista della stipsi, un modo facile per integrarlo , se non si ha il frutto a portata di mano, è quello di usarlo sotto forma di confettura avendo cura di acquistare quella senza zuccheri aggiunti, visto che è già molto dolce di per sé, spalmandola al mattino per colazione sulle fette biscottate integrali. E per coloro che vogliono cimentarsi a prepararsela in casa vi riporto una semplice ricetta della nonna: ?mettere 2 kg. di ramassin snocciolati, 200 gr. di zucchero di canna e 1 limone a macerare per un’oretta, poi cuocere il tutto lasciando sobbollire e mescolando fino a quando non si raddensa e, per evitare di usare la pectina, potrebbero occorrere circa un paio di ore per la cottura. Invasare e lasciare riposare il composto a testa in giù e, una volta raffreddato voilà il rimedio è preparato, ed una volta mangiato il vostro stomaco sarà deliziato ma soprattutto l’intestino pigro sarà salvato!!!
di MONICA PIANI
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/07/14/news/arriva_il_ramassin_e_l_intestino_pigro_riparte-91531442/
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