L'amore mancato.(Anonima)

L'amore mancato.Ho intitolato la mia storia con il titolo"l'amore mancato",perchè è proprio così che è stata,mancata,non compiuta.

e come tutte le storie mancate ha lasciato tracce di amarezza nella mia mente,ma sopratutto nel mio cuore.

io non ho mai avuto l'urgenza di avere figli,non ho mai pensato:ecco,adesso è arrivato il momento di pensare di mettere al mondo una vita.

C'era il progetto,ma era confinato nella zona nebulosa del mio percorso futuro.

Purtroppo nel mio perscorso fantasticavo di una famiglia felice,di lavoro ed in ultimo ..forse un figlio,non ho pensato minimamente che nel percorso da me prefissato incontrassi la malattia che mi stravolgerà i piani e la mia vita.

Nel 97,accusando problemi di digestione e dolori intestinali,inizio le indagini per poter stabilire che cosa procurasse dei fastidi che avevo da un pò di tempo.ho fatto ogni possibile indagine che si legasse all'apparato gastro-intestinale,ma come da manuale,la diagnosi è stata :Ansia!



Ansia che si ripercuoteva nello stomaco e nel tratto intestinale.Casualmente,poichè i sintomi perduravano,e non c'era verso di capire il perchè mi tormentassero,ne ho parlato con il mio ginecologo del tempo,premetto che allora io non avevo mai avuto problemi col flusso mestruale,niente dolori,niente fastidi legati ad esso,solo un lieve peso nel retto...ma mi era sempre stato detto che era causato dall'utero retroflesso.

Così,per caso,il mio ginecologo,mi ha parlato di endometriosi,parola a me sconosciuta.

Nel settembre del 1997 mi sottopongo a una laparoscopia diagnostica,che conferma la malattia,cisti endometriosica nell'ovaio six,liquido nel Duglas,aderenze tra utero e retto,e tra utero e ovaio six.Ancora inconsapevole della situazione,mi affido al medico consigliato dal mio ginecologo,e mi sottopongo a punture mensili che all'epoca non sapevo nemmeno il nome,e tuttora non mi ricordo come si chiamassero,fiduciona del discorso che mi era stato fatto,vado sicura,il discorso che mi era stato propinato era il solito,"vedrai,dopo la cura ,starai ben,sarai tranquilla,nessun problema".Fatte per 6 mesi queste punture che sopprimevano il ciclo,smetto di pensarci.

Nel frattempo proseguo la mia vita,nel Luglio del 98,una mia amica mi dice che secondo lei sono incinta poichè ha visto il mio seno ingrossarsi,pelle bellissima,io con aspetto splendido,le dico che è impossibile poichè prendo al momento delle precauzioni,ossia preservativo,ma il tarlo si insinua nel mio cervello e così faccio analisi,che danno risultato negativo,anche perchè mi erano arrivate le mestruo,un filo di sangue,e pensavo,ecco che non è possibile,da poco terminate le punture non è ossibile un lieto evento.Un giorno di settembre,inizio ad avere una sensazione di malessere generale,che non riesco a spiegarmi,c'era molto caldo,ma io ero con febbre,sentivo freddo,e tutti i sintomi del ciclo in arrivo.Il destino ha voluto che la sera uscissi con amici e compagno di vita,giusto per non essere scortese e non far pesare il mio stare male,decido di uscire comunque a mangiare qualcosa,ma la sera ti tramuta in un incubo,sentito brividi intensi,malessere,mal di pancia,mal di testa martellante e crampi allo stomaco.Così decido di allontanarmi dal locale,prendo la borsa e mi alzo dalla sedia,sento come uno strappo e un fiume di sangue scorrermi nelle gambe...ancora lì,paralizzata dai dolori,rimango come una statua,incredula di quello che mi sta succedendo.

Nonostante tutto,ancora non arrivo ,col pensiero,a realizzare quello che mi sta capitando.Rientro a casa e penso,dopo la cura,è arrivato il ciclo,prepotente e doloroso.Passo una notte tremenda,il flusso non si attenua,anzi,si intensifica sempre di più,quindi la mattina,vado a cambiarmi per l'ennesima volta e svengo,si svengo mentre ciò di cui ero inconsapevole,scivola tra le mie gambe e nell'nferno dello scolo,così ,vanno via i miei sogni...così si sono frantumati i miei sogni.. parto di volata all'ospedale,mi dicono che non c'è più niente da fare,e io,come una bambola di pezza ,vengo punta,anestetizzata e si portano via,raschiando,ciò che poteva essere tutto per me.L'anestesista ,è stata l'unica che mi ha preso la mano e ha cercato di consolarmi...

Da qua inizia un tipo di vita che ricordo a frammenti...ricordo che avevo la febbre alta per infezione,il ferro bassissimo e quindi flebo punture...e io che vivevo in una bolla...una bolla dove non sentivo non vedevo... non capivo.

ho cercato di farmene una ragione...ho cercato di dire a me stessa che tanto non sapendo la sua presenza...è come se non ci fosse mai stato...ma l'istinto che hanno le donne...è subentrato..ho iniziato a girovagare per la città... finivo sempre nel reparto neonati...dove c'erano i vestiti...gli accessori...un mondo di cotone,di profumo di borotalco...di sogni infranti...mi fermavo lì... con occchi spenti..e piangevo...anche lì...non sentivo nesssuna voce...non vedevo gli sguardi di compatimento...non capivo che stavo scivolando nel vortice della depressione...per me contava solo avere la visione del mondo dell'nfanzia...di ciò che poteva essere e non era...

un giorno..nel quale io ancora una volta girovagavo per strade a me sconosciute...perchè le percorrevo con i piedi e non con la testa..sono cascata letteralmente a terra...non ho capito come mai mi fossi ritrovata con mento sul marciapiede...non riuscivo a capire nemmeno in quale posizione fossi..ero lì...un manichino senza vita ne forze...accasciata sul marciapiede...

non sentivo dolore...non comprendevo un ragionamento logico sul perchè fossi a terra...so solo che non avrei più voluto rialzarmi...no... volevo solo sprofondare anche io in quello scolo...infernale...che mi aveva tolto il mio sogno...

Ho capito prima dche la situazione degenerasse,che dovevo farmi forza e chiedere aiuto,ho contattato una psicoloa,che come una mamma mi ha aiutato,nella mia fragilità ha capito il mio dolore...Piano Piano riesco a ripendermi...apparentemente ero sempre io... sempre la solita ragazza timida e poco socievole...non esprimevo il mio dolore...lo avevo nascosto bene dentro di me.

Intanto la vita riprendeva il suo percorso.. cercavo di riprendere le redini della mia vita...cercando di essere sempre quella che ero stata...i medici dicevano...'non preoccuparti..succede...vedrai che come è arrivato l'altro arriverà anche il momento opportuno per un'altra gravidanza...i mesi passavano...il ciclo contunuava a presentarsi imperterrito... e la mia ansia cresceva...cresceza anche dentro di me quella sorta di inadeguatezza...di non essere io ad avere il controllo degli eventi...ma che tutta la mia vita fosse cadenzata dal ciclo...dal conteggio dei giorni fertili...da questi atti sessuali che non rappresentavano più l'amore...ma qualcosa di meccanico...e io mi sentivo sempre più spersonalizzata... senza più me stessa...senza più controllo...

correvo da una parte all'altra...correvo e non volevo più fermermi...fermarmi a pensare... perchè quella sotra di pensiero di inadeguatezza mi correva dietro...non potevo farmi più travolgere da questo...circo...di senzazioni...e dolore..

Gli sguardi di compatimento...fatti magari senza cattiveria..senza nemmeno empatia però.

il circo correva senza he io avessi tregua..visite,esami,analisi,suggerimenti di posizioni adatte al concepimento...ecco questa era la mia vita..un circo.

Nel 99,decido che una visita ecografica fosse necessaria... allora di nuovo il dramma...l'endometriosi aveva di nuovo interrotto il mio percorso...altro intervento...nel frattempo un lutto...manca mio padre...il mio caro adorato padre...quello che rappresentava la mia colonna,dolore fisico,dolore interiore...dolore da spaccare le ossa e la mente.

Nel 2000...mio padre non c'è più...nel 2000 altro intervento d'urgenza...anzi 2...prolasso del retto a Luglio...laparotomia e asportazione dell'ovaio six,tuba six. A settembre.

Nel 2001 decido di prendermi un periodo di riflessione e cerco di non pensare più a questo sogno di maternità,perchè ormai era diventato un incubo.Per un paio di mesi decido che devo prima consultare dei medico al di fuori della solita cerchia...vado..indago... e trovo un medico che ,vedendo la mia cartella clinica..e tutto un plico che conteneva la mia storia...mi chiede'Signora,è decisa davvero a proseguire il suo sogno? sa,perchè,prima di tutto le chiedo se lei è un medico...perchè da come parla è molto ferrata in materia,ma si fermi un attimo,è sicura che questo sa quello che vuole? lei sa che con la sua situazione di malata,insistendo con una gravidanza,mette a repentaglio la sua vita?'

'SI-rispondo io...lo voglio...'...da qui inzia una nuova iniziativa...travagliata,da sofferenza fisica e mentale:protocollo FIVET.

Inizio fiduciosa nel 2002 questa nuova esperienza,vado in un centro per la fertilità,e lì 'cado'nelle mani di una dottoressa presuntuosa e incompetente,nonostante non avessi più una tube e ovaio,e la tiba rimasta fosse ostruita,mi impone la stimolazione ovarica con rapporti sessuali mirati.

la stimolazione ovarica ha i suoi effetti devastanti sulla endometriosi,praticamente al monitoraggio dell'ovaio rimasto...arrivavo accasciata sul sedile della macchina,in preda a dolori tremendi,alla fine arrabiatissima,pochè avevo la consapevolezza dell'inutilità del trattamento,faccio presente alla dott.che cmq per me era inutile continuare,perchè così non avrei procreato,ma avrei rischiato una gravidanza extra-uterina,apriti cielo mi ha urlato in faccia che io non ero un medico,che non avevo la sua esperienza,che non praticamente ero presuntuosa e prepotente.

Senza contare che tutto quello che avveniva ,avveniva con sofferenza fisica,ma sopratutto con sofferenza psicologica.

Decido di parlare col primario,mi dà ragione,ma nel frattempo son passati mesi,il mio corpo è devastato,non riesco più ad andare in bagno,non dormo più,non connetto più.questo succede nel 2002/2003..passano i mesi,e mi ricontatta il centro,si rfanno analisi,controlli,si arriva al discusso protocollo Fivet,ma con inseminazione artificiale in utero,nel Luglio 2003 termino tutta la procedura,chiude il centro per ferie,stabilendo di rivederci a Settembre.Settembre.....un bel mese... un mese che non dimenticherò facilmente.A settembre mio compagno di vita nonchè marito,mi lascia,così senza una parola...senza un perchè...semplicemente ha un'altra e io non servo più..

la storia dovrebbe finir quà..finiti i sogni..finiti i percorsi di vita insieme...iniziano i percorsi in tribunali...ma questa è un'altra storia.

Di nuovo sofferenza,di nuovo altre battaglie...toste...che dilaniano il cuore... tanto da non poter più respirare,tanto da pensare che tu come donna non vali niente...la frase che mi è rimasta impressa...detta con cattiveria...ricevuta in faccia.

quello per cui ho rischiato la vita,il sogno che mi ha cullato per anni svanito.

quasi per caso,invece,inizio un altro percorso,lavorativo,questa volta.inizio a lavorare in un asilo nido.

Qualcuno mi sconsiglia di lavorare con i bimbi,temendo forse che io non potessi reggere davanti a fertilità presenti,gravidanze riuscite,maternità appagate.Ho meravigliato tutti,io i bambini li adoro,li amo,anche non sono miei,anche se cmq non li ho partoriti io...io li adoro...hanno fatto loro più di mille medicine..mi hanno sanato il cuore...le ferite aperte,mi hanno dato tanto di quell'amore,che non basta una vita per descriverlo.Credo che la medicina più grande siano state le loro risate,le carezze che mi hanno dato,vederli crescere e rivolgere il loro sgurdo fiduciosi verso di me.
Adesso non mi occupo più di bimbi piccoli,mi occupo di adolescenti problematici,adoro anche quelli!!!
Ma se giro per strada,non è perchè sono stravolta,ma perchè vedo e incontro ancora adesso i loro sguardi,i loro visi che sorridoo riconoscendomi.


Un abbraccio a tutte le donne 'non mamme'...ma grandi donne...io personalmente...mi sento donna comunque...anche se l'endo mi ha cambiato la vita,si,cambiata,questo si,ma le esperienze forti,mi hanno fortificato,mi hanno reso forte,ma la mia sensibilità verso la vita non è cambiata.

Anonima.

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Si ringrazia,Dario Lucarini per la foto

1 commento:

  1. grazie per aver condiviso la tua vita...l' ho letto tutto d'un fiato ed ho capito empaticamente tutto quello che hai passato, che in parte è simile al mio percorso...la sensazione di dolore fisico e mentale contemporaneamente, quando la vita è dura come per tutti, ma con noi di più, l' ho provata pure io...non ci sono parole per descrivere come ci si può sentire, solo chi lo ha passato sà......l' endometriosi ha cambiato pure la mia vita...

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