Fiducia medico-paziente


Fiducia e informazione:
La fiducia si concede consapevolmente sotto
continuo controllo e perché
progredisca deve
essere mantenuto un alto livello di
informazione e di comunicazione tra le parti: il
medico che rende partecipe il paziente, ne
aumenta la competenza, la consapevolezza di
sé, ne evita la soggezione e ne promuove la
capacità
di assumere responsabilità
nella cura
della propria salute
Una citazione del XIX secolo;
"Il significato della stretta relazione
interpersonale tra medico e paziente non potrà
mai essere troppo enfatizzato, in quanto da
questo dipendono un numero infinito di
diagnosi e di terapie". Una delle qualità
essenziali del medico è
l’interesse per l’uomo,in quanto il segreto della cura del paziente averne cura“.
Sir Francis Peabody


Una citazione del 1989
La Medicina “...è
un insieme armonico di
tecnologia medica e antropologia medica, dove
accanto all’applicazione delle scienze di base
deve sussistere, con pari dignità, il rapporto
interumano tra medico e paziente: un rapporto
di dualità
che diventa pluralità
coinvolgendo
medico, paziente e società”
Stagnaro S.Vecchio e Nuovo nella Scienza Tempo Medico. 315,16,67, 1989

Saper ascoltare
Oltre a “cosa”
il paziente racconta, il medico
dovrebbe essere in grado di catturare anche
“come”il paziente racconta.
E’importante capire come descrive il problema,
quali vissuti emotivi ha di questo, quali sono le
sue interpretazioni, che svantaggi ed anche,
paradossalmente, vantaggi ne ricava, quali
enfatizzazioni ha di un sintomo piuttosto che
un altro, quali sono le sue paure, le sue
speranze, le sue delusioni.
Saper comunicare
Occorre disponibilità
ed espressione di attenzione
sincera.
Occorre spiegare al paziente, con un linguaggio
accessibile, come procederàl’iter diagnostico,
chiarendo il significato di esami, consulenze
specialistiche, indagini strumentali, etc., e poi la
definitiva diagnosi e la conseguente terapia, o possibilità
terapeutica, con tutti gli eventuali rischi
che questa può comportare, senza promettere facili guarigioni.





Il paziente: di cosa ha bisogno?
di non essere abbandonato(isolato, escluso, fuori ruolo);

di mantenere la comunicazione (con i familiari, con i curanti, con gli amici, etc.)

di sentire ed esprimere il senso di una progettualità verso se stessi -decidere sulle
 terapie, dove stare,come essere trattato; verso gli altri -sul futuro dei familiari, 
attraverso scelte di natura economica epatrimoniale, rispetto ad eventi e scadenze, etc.);
di mantenere l’autostima ed il rispetto della dignità del corpo
(di essere curato, trattato con rispetto,etc.);
di vicinanza emotiva (attraverso la continua richiestdi presenza fisica, di fare 
delle cose,di essere aiutato).


http://www.disced.unisa.it/personale/Docente/Capunzo/Capunzo_cattedra/Capunzo_dispense/disp%20Rapporto%20medico%20paziente.pdf
Quanto sopra riportato, tratto dal link citato ha l'intento
di ricordare ai nostri medici, il loro impegno.
L'endometriosi è una patologia complessa ed ancora in parte sconosciuta;
ognidonna manifesta infatti sintomi diversi,reazioni diverse alle terapie.
Il rapporto umano non può e non deve venire mai a mancare in quanto parte
 fondamentale del trattamento della patologia.
-Non si puo prescrivere una terapia ormonale e non essere reperibili al telefono
 quando questa mostra effetti collaterali o non funziona.
- Non si dimette una paziente senza averle fornito tutte le indicazioni 
e delucidazioni necessarie.
-Una paziente non puo "cercare disperatamente " un medico per settimane senza
 riuscire a reperirlo perchè sta male.
Questo articolo è un invito a tutte voi a commentare, sottolineando le mancanze
 che incontrate e i disagi che percepite.
Con affetto
Valentina De Paolis

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