Ciao ragazze,
mi chiamo Valentina, ho 29 anni e oggi ho deciso di parlarvi io della sindrome mestruale severa, in termine meno " medichese", ciclo mestruale doloroso.
Perché ho scelto di scrivervi io? Per diversi motivi che vi elenco volentieri: la mia età, che non troppo lontana dalla vostra, mi consente ancora di ricordare in maniera viva le sensazioni dell'adolescenza. Non sono né un medico che a volte può risultare distante e incomprensibile per voi, né vostra madre, della quale forse avete vergogna o della quale temete il giudizio, inoltre ho sofferto di sindrome mestruale severa sfociata poi in una patologia chiamata endometriosi e so bene come ci si sente da ragazze ad avere un ciclo diverso da quello delle proprie amiche, sono diventata mamma a 23 anni, e per questo ho una certa tendenza a comprendere, invece di condannare ogni vostra reticenza o comportamento sociale. Diciamo che sono ancora con un piede, forse mezzo, dentro la vostra età!
Noto con piacere che negli ultimi tempi c' è un notevole avvicinamento tra medicina e scuola che vi consente di essere più informate rispetto magari a dieci anni fa, quando ancora parlare di ciclo mestruale o addirittura di rapporti sessuali era un grande tabù. Nonostante ciò, non essendo così lontana dalla vostra generazione mi domando spesso se e come avrei recepito certi argomenti trattati con certi termini piuttosto che con altri, così eccomi qui a dare tramite le mie esperienze il mio piccolo contributo.
Sono stata una di quelle ragazze con un flusso mestruale abbondante e che durava circa otto giorni, a scuola avevo paura di macchiarmi o peggio ancora di macchiare qualcosa. Ho visto le mie compagne di avventure avere cicli più " normali " dei miei con flussi meno abbondanti, meno dolori e meno giorni, a volte forse le ho anche invidiate, perché, parliamoci chiaro, otto giorni di ciclo sono una bella scocciatura. Spesso mi sono sentita dire che il mio ciclo era normale, che ero io che avevo una bassa soglia del dolore, che avevo ereditato un flusso così prepotente da una delle tante zie.... Così mi sono sempre messa nello zaino un bell'antinfiammatorio o antidolorifico potente e sono andata a scuola. Dieci anni fa non c'era nessuno chi mi chiedesse se avevo altri sintomi oltre il ciclo, tutto veniva ritenuto più o meno normale. Oggi avete un grande strumento da sfruttare: qualcuno che realmente vuole sapere com'è questo ciclo mestruale e come lo vivete.
Non sono un medico, ma sfatiamo subito questo mito che " la donna deve sopportare il dolore ", che il ciclo è sofferenza ecc... perché oggi ci sono i mezzi per valutare il grado di dolore di ogni singola donna e questi mezzi voi dovete sfruttarli al massimo, nel vostro interesse. IMPARARE AD ASCOLTARE I SINTOMI CHE IL VOSTRO CORPO MANIIFESTA È IL PRIMO PASSO PER AVERE LA CONSAPEVOLEZZA DI VOI STESSE.
-Cosa significa avere un flusso mestruale eccessivamente abbondante? Dover portare due assorenti notte, doversi cambiare ogni 2 ore nei primi quattro giorni di ciclo, macchiare il letto la notte e cose simili.
-Quando vi viene chiesto di esaminare il vostro ciclo mestruale sulla base dei dolori che provate, dovete tener conto del dolore non trattato, ovvero quello persistente senza l'assunzione di farmaci.
Nonostante il mondo possa continuare a sottovalutarli e a non prenderli in considerazione, non dovete ritenere " normali " i seguenti sintomi:
STANCHEZZA E AFFATICAMENTO CONTINUO.
DIFFICOLTÀ NEL PRATICARE ATTIVITÀ SPORTIVE DURANTE O PRIMA IL CICLO MESTRUALE.
VARI DISTURBI INTESTINALI COME STITICHEZZA, DIARREA O DOLORI ALLA DEFECAZIONE.
CISTITI O BRUCIORI ALLA MINZIONE RICORRENTI.
Anche se l'antidolorifico sul momento allevia questi sintomi/dolori ricordatevi che la "normalità" non è dover ricorrere ai farmaci. I sintomi sopra indicati non sono necessariamente sinonimo di qualcosa di patologico ma sono DA APPROFONDIRE ASSOLUTAMENTE.
Parliamo di sesso? o devo fingere di meravigliarmi che alla vostra età abbiate una vita sessuale attiva? Non sono il tipo, quindi parliamone....
Meravigliosa la vostra età, un misto di emozioni, sensazioni talvolta così forti da non riuscire a distinguerle vero? Confidarvi con le vostre amiche nei bagni delle scuole, le prime esperienze, i primi approcci con il sesso maschile, tutto meraviglioso ed infinitamente intimo, ma non diventate complici di coloro che non vogliono parlarne; il sesso è una cosa naturale che merita di essere vissuta nel migliore dei modi, non è un aspetto della vita da nascondere, da omettere. Anzi, se le persone che incontrate sono reticenti nel parlarne, cercate di farlo voi. Anche in questo caso, ASCOLTATE IL VOSTRO CORPO, oltre che le vostre emozioni. Se per caso avere rapporti sessuali vi provoca dolori o fastidi non esitate a parlarne. Certo che alla vostra età non si va a dirlo al proprio ragazzo, lo trovo più che comprensibile, ma trovate comunque qualcuno con cui parlarne affinché il sesso possa rimanere un meraviglioso momento di intimità e non diventare causa di disagio o frustrazione.
Come primo approccio, se non volete recarvi dal ginecologo per non passare attraverso la mamma, ricordatevi dei famosi e troppo poco sfruttati CONSULTORI delle vostre città, dove i vostri dati rimarranno sempre coperti dalla privacy.
Imparate subito che non c'è vegogna nel dolore, che parlare è il miglior mezzo per farsi capire.
Un altro meraviglioso strumento personale che potete provare è il diario giornaliero. Sì, un po'come il famoso diario segreto che scrivevate qualche anno fa, solo che ora annoterete dati un po' più da donna. Scrivete inizio, durata, intensità del ciclo, giorni in cui avete rapporti, farmaci che assumete, cosa mangiate,fastidi che riscontrate. Vi servirà a conoscervi meglio e vi tornerà utile quando e se ricercherete qualcosa di voi stesse.
Noi non siamo medici, ma siamo donne, ragazze e volontarie, quindi se preferite che il vostro primo approccio con questi argomenti sia con delle "estranee " e attraverso un mondo virtuale che è sempre più delle generazione future, scriveteci anche al nostro indirizzo e-mail ioholendometriosi@gmail.com, saremo felici di "scambiare quattro e mail con voi".
Valentina De Paolis
Comitato io ho l'endometriosi
Ciao Vale, il tuo racconto sembra il mio...e penso quello di tante Donne come noi che stanno combattendo ogni giorno con questa assurda malattia! Sono d'accordo con te quando dici di non stare in silenzio, anche perché noi non avevamo tante info ai tempi, quindi Donne/Amiche/Guerriere raccontate il vostro disagio perché adesso ci sono i mezzi e gli strumenti per diagnosticare questa bestia e per curarla, ma fatelo!!! Grazie Vale perché ti metti sempre in discussione per noi...sei una grande Guerriera...ti abbraccio Mari
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