CRONACA DELL’UTERO CHE SE NE VA



CRONACA DELL’UTERO CHE SE NE VA

Quando decidi, sia tu a farlo, o sia inevitabile destino dettato dal tuo corpo, una isterectomia, la prima cosa che devi fare è ragionare sulla perdita che avrai in quanto Donna.

Non importano età, voglia di avere figli, possibilità di farlo o meno. Importa che non avrai piu’ ciò che qualcuno definisce il tuo centro in quanto essere Donna.



Lo devi affrontare, sviscerare, fare a pezzi e ricomporre. 
Non ho figli, li volevo, non li avrò mai più.
 Se questo lo avevo già accettato, non avere la strumentazione necessaria è diverso. Nei mesi precedenti ho analizzato il tutto, cercando di compensare il mio lato femminile, adularlo e coccolarlo, per rinforzarlo… come potevo. Con l’Amore del mio compagno, con massaggi profumi e vestiti, si, anche così.
A una settimana dall’intervento non è vero che prevale il dolore fisico. Se anche siete in menopausa, non smettete di ragionare su questo aspetto, con il cuore, lo stomaco, l’anima, e se necessario piangete e urlate, ma non lasciate silente l’urlo che non puo’ non esserci.


Non smettete di amarvi ed essere donne, anche in tuta ed in convalescenza potete esserlo.

Un pensiero… per me… per voi.

Deanna Benazzi

10 commenti:

  1. Parole profonde e commoventi...
    Forza Deanna!

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  2. La malattia purtroppo è forte,fortunatamente però tu lo sei di più!!!!

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  3. Io penso che quando viene mortificato il Corpo, si ha l'occasione di vivificare lo Spirito, se le energie scatenate (nel trauma) vengono ben indirizzate si vive una "rinascita" (dopo la "morte", senso di impotenza, sconforto totale, e sensazione di non-senso dell'Esistenza)...che può portare il sapore di una nuova Alba, sospetto fortemente che la Vita ci presenti aventi non casuali ma finalistici (vedi studi sulla Sincronicità), a volte il senso è esplicito, spesso no, per la nostra razionalità...il senso allora lo si può capire interrogando (analizzando) i sogni, o prestando attenzione alle nostre sensazioni profonde e alle nostre pulsioni e tendenze scatenate dal trauma stesso...Tanti auguri a tutti i sofferenti del Corpo e dello Spirito: Che Dio ci aiuti, ma ricordando che una mano lava l'altra! Se Dio fosse stato apposto da solo e già completo non ci avrebbe creato...se fosse solo Bene, non ci sarebbe il Male, penso abbia bisogno di Noi.

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  4. Grazie Deanna, per aver condiviso con noi e per dar voce a molte donne anche nei tuoi dolori.

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  5. Vale senza te nessuna eco, nessuna possibilità di divulgazione cosi' rapida e pulita! Grazie !

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