Ciao Valentina sono Michela Vittori del gruppo noi endo
girl siamo forti, ti voglio scrivere la mia storia di endometriosi al fine che
possa servire a qualcosa. Ho avuto il ciclo la prima volta a 10 anni e mezzo ed
erano già dolorosissime tanto da fa mi stare a letto una settimana, a volte
anche con febbre, poi crescendo i vari ginecologi che non si sono mai accorti
di niente, mi hanno fatto prendere per tanti anni la pillola dicendo che avevo
solo le ovaie microcistiche. Un anno e mezzo fa a fine febbraio circa 2012 ho
dolori fortissimi al ventre anche quando non ho il ciclo, comincio a gonfiarmi,
il male che si irradia fino ai piedi, mal di testa con nausee e ciclo ogni 13
giorni circa, quindi anche problemi di anemia. Insomma mi trovano la bestia e a
metà marzo decidono subito di operarmi, infatti avevo diverse aderenze, endo
alle ovaie e nel Duglas. Ripulita di tutto speravo di stare finalmente bene
invece da li a nemmeno 2 mesi ancora gonfiore, dolore forte al ventre,mal di
testa con nausee fortissimi ecc... decido di andare a farmi visitare in un
centro più specializzato e li dopo esami, risonanze, ecografie si vede bene che
hanno probabilmente lasciato dell'endo all'altezza del sacro, ma che come
operazione vista anche la difficoltà ecc… ed essendo un centro privato mi
chiedono 11 mila euro, che ovviamente non ho. Ancora vado in altri centri e
ancora soldi e visite ed esami tutto pagato da me ovviamente, confermano gli
esami precedenti ma li c'e' chi dice di voler operare e chi no. Insomma oggi
neanche dopo un anno e mezzo mi chiedo come posso già rioperarmi... e questa
brutta bestia che mi fa stare male, con difficoltà a lavorare a guidare, si perchè si sono
aggiunti nel tempo anche attacchi di panico che mi prendono dando sensazione di
non respirare... e una volta fino a notte fonda con questo dolore e ansia che
quasi sarei corsa in ospedale, ma non ne avevo le forze. Questa e' la mia
storia di endo, dove ancora mi sembra di essere all'inizio, senza sostegno
economico da parte di nessuno, con questa malattia che ci rende invalide sotto
certi aspetti ma che non ci vogliono riconoscere. Spero che tu possa fare
qualcosa per tutte noi.
Un abbraccio forte, Miky.
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