Ciao, sono Michela e questa è la mia storia: Tutto ha inizio alla fine nel 2006 ... capodanno, tornando da una baita in mezzo alla neve, ho iniziato ad accusare forti dolori all'addome ai quali non sapevo dare una spiegazione, la stessa sarebbe arrivata circa un mese e mezzo dopo.... avevo appena smesso di prendere la pillola (che assumevo ormai da anni con interruzione per i forti dolori che avevo durante il ciclo da sempre, molte volte dovevo farmi venire a prendere a scuola, il sinflex forte è sempre stato il mio migliore amico...) io e il mio compagno cercavamo una gravidanza, ma abbiamo trovato l'ENDOMETRIOSI... ma torniamo a noi... lascio passare le feste e mi reco dal medico con i miei dolori, mi visita e mi dice che è una forte colite mi prescrive delle pastiglie per 10 giorni, nel frattempo la mia pancia comincia a gonfiarsi e inizio a non andare più in bagno... torno dal medico che mi liquida dicendomi "prendi del levolac", aspetto ancora qualche giorno prendendo il levolac... niente di fatto, a questo punto mi reco al pronto soccorso di Vercelli, mi fanno una flebo per i dolori e un ecografia all'addome, il medico che la legge dice che sono calcoli (stendiamo un velo pietoso su questo medico incompetente) e mi invita a ritornare il mercoledì successivo per metterci d'accordo sull'intervento, nel frattempo gli faccio presente che sono ormai circa 15 giorni che non vado in bagno, mi prescrive un altra purga... piegata dai dolori e senza sapere più dove sbattere la testa mi consulto con mia mamma e decidiamo di contattare un chirurgo che mi aveva operata molti anni prima di appendicectomia... prendiamo appuntamento in privato (notare che questo è un chirurgo generico, specializzato in vene varicose, mi visita e mi dice che secondo lui sono “aderenze”, ma che non sa dirmi assolutamente da dove arrivino e mi specifica che è impossibile siano quelle della appendicectomia; a questo punto mi consiglia di andare in ospedale a fare una lastra al torace, risultato: livelli idroaerei alle stelle, ero piena di feci, mi prescrive altra purga e mi dice di ripetere la lastra dopo qualche giorno, stesso risultato... ormai siamo a febbraio e io non riesco più nemmeno a stare nei pantaloni della tuta, non mangio nulla, bevo pochissimo e non dormo di notte per i dolori, all'alba dei primi giorni di febbraio mi ricoverano in ospedale, rimango lì per una settimana, senza mangiare, dormire, sotto flebo in continuo... mi fanno bere per 5 giorni 3 litri di selg al giorno, fino a quando non inizio a vomitare... il giorno dopo l'8 febbraio 2007, dopo avermi fatto numerose rettoscopie non andate a buon fine (per via del blocco... che avrebbero scoperto dopo), si decidono finalmente a farmi un clisma opaco... risultato: occlusione del color retto... aprono e trovano la dannata endometriosi, non ripuliscono nulla perché non sono in grado di farlo, esco dalla sala con una stomia dx al cieco... rimango in ospedale fino al 17 febbraio debilitata al massimo, ho perso quasi 10 kg, mi dimettono e mi dicono che per la rimozione del sacchettino se ne riparlerà forse nel 2008... ero davvero distrutta... Non erano passati ancora 10 giorni dalla dimissione e una notte alzandomi per andare in bagno ho sentito l'intestino girarsi, un dolore terribile, (in bagno andavo sia per via naturale che nel sacchettino) non riuscivo più a camminare, a dire la verità era da 2 giorni che avevo dolore, ma non dicevo nulla per paura di dover tornare in ospedale, chiamiamo l'ambulanza, mi portano subito in pronto soccorso, mi fanno delle flebo, mi mettono un sondino nasogastrico e mi lasciano lì fino alla tac del giorno dopo... chiamo il mio chirurgo e gli dico che sono in pronto soccorso, lo stesso giorno sarei dovuta essere da lui per il controllo post intervento... arriva di corsa, mi fanno la tac e... cavolo ho l'intestino in peritonite, mi devono operare d'urgenza... neanche il tempo di avvisare mia madre e mi prendono una vena centrale del collo per le flebo (le vene delle braccia le avevo distrutte... oltre a tutto il resto mi creano anche un danno al nervo ottico, a tutt'oggi quando sono molto stanca ho la sensazione di pesantezza della palpebra destra) e via in sala operatoria, il chirurgo mi dice:"se venivi più tardi eri morta"... mi operano, mi rianimano durante l'operazione e poi mi mettono in sala rianimazione per un giorno... risultato altra stomia a sx all'altezza del colon per mettere in sicurezza l’intestino... avevano sbagliato a farmi la stomia la prima volta e le feci avevano infestato tutto passando per l'intestino, per questo sono andata in peritonite... dopo qualche giorno finalmente mi spiegano che ho l’endometriosi (ho passato dei momenti davvero bruttissimi pensando al peggio per come ero conciata e per le risposte che i medici non mi davano) mi fanno fare una puntura di enantone e mi dicono di recarmi a Negrar dal Dott. Minelli, loro non sanno che pesci prendere. Dopo la dimissione mi reco dal mio ginecologo con le mie stomie a chiedere spiegazioni, lui mi risponde che aveva scritto nelle sue carte che avevo l'utero endometriosico... ma purtroppo non aveva ritenuto opportuno approfondire la cosa e nemmeno rendermene partecipe... un incompetente (io vado regolarmente dal ginecologo ogni anno a fare visita e pap test ). Nel mese di marzo 2007 chiamo Negrar per prendere appuntamento con il Dott. Minelli, la segretaria mi risponde dicendomi che i tempi di attesa sono di circa 8 mesi... mi prende un colpo... le spiego come sono conciata, che ho due stomie una destra e una sinistra che sono stata operata a febbraio e marzo, ecc... rimane basita, mi mette in attesa e poi mi dice che ho un appuntamento con il Dott. Minelli per i primi giorni di aprile nel suo studio a Verona, mentre attendo con impazienza quel giorno, mi arriva una telefonata da Negrar dove mi viene comunicato di non recarmi più dal Dottore nel suo studio, ma di andare direttamente in ospedale perché il Dottor Minelli e il Chirurgo Dottor Ruffo mi volevano vedere entrambi per capire come gestire la cosa... arriva finalmente il giorno... entrambi sono increduli, mi dicono che ci sono stati degli errori madornali fatti dai colleghi, studiano assieme la mia situazione e poi mi fissano un intervento per il mese di agosto precisamente il giorno 9 (e siamo al 3° intervento in 4 mesi) dove mi verrà spostata la stomia di destra dal cieco all'ileo (perché è lì che andava fatta per evitare ciò che mi è successo) e dove verrà chiusa la stomia di sinistra al colon oltre ad asportazione di nodulo profondo 50mm parametrio destro, focolaio profondo 30mm ovaio sinistro, nodulo profondo 20mm douglas, noduli profondi 10mm legamenti utero sacrali destro e sinistro, nodulo profondo 20mm setto retto-vaginale, nodulo profondo 10mm intestino, nodulo profondo 40mm retto, noduli profondi 20mm legamento largo posteriore destro e sinistro; rischio intestinale alto e aderenze diffuse; oltre all'eradicazione endometriosica procedono con annessiectomia sinistra, l'ovaio di sinistra è avvolto in una magma aderenziale ed endometriosica, con l'ovaio se ne va anche la tuba sinistra... intervento per asportazione radicale di endometriosi e resezione intestinale segmentaria prima in via laparotomica e poi laparoscopica, gli altri due interventi sono stati entrambi eseguiti in laparotomia per la gravità del mio stato; operazione lunga e complicata, più di 6 ore di intervento, mi risveglio in rianimazione (e due) quando mi riportano in camera sto già meglio, una stomia è andata... mi dimettono e mi fissano altro intervento per il mese di settembre, a settembre rientro in ospedale, questa volta non più in ginecologia, ma in chirurgia, mi operano nuovamente in laparatomia e finalmente mi tolgono anche la stomia di destra... sono libera... mi fanno per alcuni giorni una ginnastica mirata usando la sonda per le rettoscopie per sensibilizzare nuovamente la parte del retto, dopo un paio giorni riesco finalmente ad andare in bagno da sola... mi dimettono... ed eccomi qua dopo 4 interventi in 8 mesi nell'anno 2007 a raccontarvi questa mia brutta avventura che però mi ha insegnato davvero tanto... e mi ha reso molto più forte e consapevole... io l'endometriosi, non l'avevo mai sentita nominare, ma non mi stupisco di questo, visto che anche il ginecologo che mi seguiva non ne sapeva molto più di me.... devo ringraziare i medici di Negrar, mi hanno salvato la vita, i miei famigliari e il mio compagno (oggi mio marito) che non mi hanno mai abbandonata nemmeno nei momenti più cupi, ho passato giorni davvero allucinanti, ma non mi sono mai fatta schiacciare, con le mie stomie sono stata in ogni luogo, a lavorare, ai concerti, al mare (con un costume ideato da me a tre pezzi...ahahahha) in chiesa, dappertutto... non arrendetevi, è una brutta bestia ma dobbiamo vincere noi... dopo i 2 interventi a Negrar sono rinata, prendo la pillola in continuo e anche quelle poche volte in cui ho il ciclo non ho più dolore anche se lei c’è, ho una placca endometriosica tra utero e vescica che tengo costantemente controllata... ma non mi arrendo, la combatterò fino alla fine ed è per questo che da un anno io e mio marito stiamo rincorrendo il sogno di avere un figlio... adesso lottiamo per questo... auguri a tutte Endogirls!
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