Principi
Fondanti
Volontario
è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a
disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la
comunità di appartenenza o per l’umanità intera. Egli opera in modo
libero e gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei
destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni
comuni.
I
volontari esplicano la loro azione in forma individuale, in
aggregazioni informali, in organizzazioni strutturate; pur attingendo,
quanto a motivazioni, a radici culturali e/o religiose diverse, essi hanno
in comune la passione per la causa degli esseri umani e per la costruzione
di un mondo migliore.
Il
volontariato è azione gratuita. La gratuità è l’elemento
distintivo dell’agire volontario e lo rende originale rispetto ad altre
componenti del terzo settore e ad altre forme di impegno civile. Ciò
comporta assenza di guadagno economico, libertà da ogni forma di potere e
rinuncia ai vantaggi diretti e indiretti. In questo modo diviene testimonianza
credibile di libertà rispetto alle logiche dell’individualismo,
dell’utilitarismo economico e rifiuta i modelli di società centrati
esclusivamente sull’"avere" e sul consumismo.
I volontari traggono dalla propria esperienza di dono motivi di arricchimento sul piano interiore e sul piano delle abilità relazionali.
I volontari traggono dalla propria esperienza di dono motivi di arricchimento sul piano interiore e sul piano delle abilità relazionali.
Il
volontariato è, in tutte le sue forme e manifestazioni, espressione del
valore della relazione e della condivisione con l’altro. Al
centro del suo agire ci sono le persone considerate nella loro dignità
umana, nella loro integrità e nel contesto delle relazioni familiari,
sociali e culturali in cui vivono. Pertanto considera ogni persona titolare
di diritti di cittadinanza, promuove la conoscenza degli stessi e ne tutela
l’esercizio concreto e consapevole, favorendo la partecipazione di tutti
allo sviluppo civile della società.
Il
volontariato è scuola di solidarietà in quanto concorre
alla formazione dell’uomo solidale e di cittadini responsabili. Propone a
tutti di farsi carico, ciascuno per le proprie competenze, tanto dei
problemi locali quanto di quelli globali e, attraverso la partecipazione, di
portare un contributo al cambiamento sociale. In tal modo il volontariato
produce legami, beni relazionali, rapporti fiduciari e cooperazione tra
soggetti e organizzazioni concorrendo ad accrescere e valorizzare il capitale
sociale del contesto in cui opera.
Il
volontariato è esperienza di solidarietà e pratica di sussidiarietà:
opera per la crescita della comunità locale, nazionale e internazionale,
per il sostegno dei suoi membri più deboli o in stato di disagio e per il
superamento delle situazioni di degrado. Solidale è ogni azione che
consente la fruizione dei diritti, la qualità della vita per tutti, il
superamento di comportamenti discriminatori e di svantaggi di tipo economico
e sociale, la valorizzazione delle culture, dell’ambiente e del
territorio. Nel volontariato la solidarietà si fonda sulla
giustizia.
Il
volontariato è responsabile partecipazione e pratica di
cittadinanza solidale in quanto si impegna per rimuovere le cause
delle diseguaglianze economiche, culturali, sociali, religiose e politiche e
concorre all’allargamento, tutela e fruizione dei beni comuni. Non si
ferma all’opera di denuncia ma avanza proposte e progetti coinvolgendo
quanto più possibile la popolazione nella costruzione di una società più
vivibile.
Il
volontariato ha una funzione culturale ponendosi come
coscienza critica e punto di diffusione dei valori della pace, della non
violenza, della libertà, della legalità, della tolleranza e facendosi
promotore, innanzitutto con la propria testimonianza, di stili di vita
caratterizzati dal senso della responsabilità, dell’accoglienza, della
solidarietà e della giustizia sociale. Si impegna perché tali valori
diventino patrimonio comune di tutti e delle istituzioni.
Il
volontariato svolge un ruolo politico: partecipa
attivamente ai processi della vita sociale favorendo la crescita del sistema
democratico; soprattutto con le sue organizzazioni sollecita la conoscenza
ed il rispetto dei diritti, rileva i bisogni e i fattori di emarginazione e
degrado, propone idee e progetti, individua e sperimenta soluzioni e
servizi, concorre a programmare e a valutare le politiche sociali in
pari dignità con le istituzioni pubbliche cui spetta la
responsabilità primaria della risposta ai diritti delle persone.
Atteggiamenti
e Ruoli
a)
I volontari
I
volontari sono chiamati a vivere la propria esperienza in modo
coerente con i valori e i principi che fondano l’agire volontario.
La dimensione dell’essere è per il volontario ancora più importante di
quella del fare.
I
volontari nell’esercitare il diritto-dovere di cittadinanza costituiscono un
patrimonio da promuovere e da valorizzare, sia da parte delle
istituzioni che delle organizzazioni che li impegnano. Pertanto esse devono
rispettarne lo spirito, le modalità operative, l’autonomia organizzativa
e la creatività.
I
volontari sono tenuti a conoscere fini, obiettivi, struttura e
programmi dell’organismo in cui operano e partecipano, secondo le
loro possibilità, alla vita e alla gestione di questo nel pieno rispetto
delle regole stabilite e delle responsabilità.
I
volontari svolgono i loro compiti con competenza,
responsabilità, valorizzazione del lavoro di équipe e accettazione della
verifica costante del proprio operato. Essi garantiscono, nei limiti della
propria disponibilità, continuità di impegno e portano a compimento le
azioni intraprese.
I
volontari si impegnano a formarsi con costanza e serietà,
consapevoli delle responsabilità che si assumono soprattutto nei confronti
dei destinatari diretti dei loro interventi. Essi ricevono
dall’organizzazione in cui operano il sostegno e la formazione necessari
per la loro crescita e per l’attuazione dei compiti di cui sono
responsabili.
I
volontari riconoscono, rispettano e difendono la dignità delle
persone che incontrano e si impegnano a mantenere una totale
riservatezza rispetto alle informazioni ed alle situazioni di cui vengono a
conoscenza. Nella relazione di aiuto essi attuano un accompagnamento
riservato e discreto, non impositivo, reciprocamente arricchente,
disponibile ad affiancare l’altro senza volerlo condizionare o
sostituirvisi. I volontari valorizzano la capacità di ciascuno di essere
attivo e responsabile protagonista della propria storia.
I
volontari impegnati nei servizi pubblici e in organizzazioni di terzo
settore, costituiscono una presenza preziosa se
testimoniano un "camminare insieme" con altre competenze e profili
professionali in un rapporto di complementarietà e di mutua collaborazione.
Essi costituiscono una risorsa valoriale nella misura in
cui rafforzano le motivazioni ideali, le capacità relazionali e il legame
al territorio dell’organizzazione in cui operano.
I
volontari ricevono dall’organismo di appartenenza o dall’Ente in cui
prestano servizio copertura assicurativa per i danni che
subiscono e per quelli economici e morali che potrebbero causare a terzi
nello svolgimento della loro attività di volontariato. Per il principio
della gratuità i volontari possono richiedere e ottenere esclusivamente il rimborso
delle spese realmente sostenute per l’attività di volontariato
svolta.
b) Le organizzazioni di volontariato
Le
organizzazioni di volontariato si ispirano ai principi della
partecipazione democratica promuovendo e valorizzando il contributo
ideale e operativo di ogni aderente. È compito dell’organizzazione
riconoscere e alimentare la motivazione dei volontari attraverso un lavoro
di inserimento, affiancamento e una costante attività di sostegno e
supervisione.
Le
organizzazioni di volontariato perseguono l’innovazione
socio-culturale a partire dalle condizioni e dai problemi
esistenti. Pertanto propongono idee e progetti, rischiando e sperimentando
interventi per conto della comunità in cui operano. Evitano in ogni caso di
produrre percorsi separati o segreganti e operano per il miglioramento dei
servizi per tutti.
Le
organizzazioni di volontariato collaborano con le realtà e le
istituzioni locali, nazionali e internazionali, mettendo in comune
le risorse, valorizzando le competenze e condividendo gli obiettivi.
Promuovono connessioni e alleanze con altri organismi e partecipano a
coordinamenti e consulte per elaborare strategie, linee di intervento e
proposte socio-culturali. Evitano altresì di farsi carico della gestione
stabile di servizi che altri soggetti possono realizzare meglio.
Le
organizzazioni di volontariato svolgono un preciso ruolo politico e di
impegno civico anche partecipando alla programmazione e alla
valutazione delle politiche sociali e del territorio. Nel rapporto
con le istituzioni pubbliche le organizzazioni di volontariato rifiutano un
ruolo di supplenza e non rinunciano alla propria autonomia in cambio di
sostegno economico e politico. Non si prestano ad una delega passiva che
chieda di nascondere o di allontanare marginalità e devianze che esigono
risposte anche politiche e non solo interventi assistenziali e di primo
aiuto.
Le
organizzazioni di volontariato devono principalmente il loro sviluppo e la
qualità del loro intervento alla capacità di coinvolgere e formare
nuove presenze, comprese quelle di alto profilo professionale. La
formazione accompagna l’intero percorso dei volontari e ne sostiene
costantemente l’azione, aiutandoli a maturare le proprie motivazioni,
fornendo strumenti per la conoscenza delle cause dell’ingiustizia sociale
e dei problemi del territorio, attrezzandoli di competenze specifiche per il
lavoro e la valutazione dei risultati.
Le
organizzazioni di volontariato sono tenute a fare propria una
cultura della comunicazione intesa come strumento di relazione, di
promozione culturale e di cambiamento, attraverso cui sensibilizzano
l’opinione pubblica e favoriscono la costruzione di rapporti e sinergie a
tutti i livelli. Coltivano e diffondono la comunicazione con ogni strumento
privilegiando - dove è possibile - la rete informatica per migliorare
l’accesso alle informazioni, ai diritti dei cittadini, alle risorse
disponibili. Le organizzazioni di volontariato interagiscono con il mondo
dei mass media e dei suoi operatori perché informino in modo corretto ed
esaustivo sui temi sociali e culturali di cui si occupano.
Le
organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e
la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella
raccolta e nell’uso corretto dei fondi e nella formazione dei bilanci.
Sono disponibili a sottoporsi a verifica e controllo, anche in relazione
all’organizzazione interna. Per esse trasparenza significa apertura
all’esterno e disponibilità alla verifica della coerenza tra l’agire
quotidiano e i principi enunciati.
Nessun commento:
Posta un commento